Ripensamento delle catene del valore

Lo sviluppo di catene del valore moderne, resilienti e sostenibili è una delle priorità strategiche dell’Italia, soprattutto in uno scenario caratterizzato da tensioni geopolitiche e dagli effetti della pandemia.

In questo contesto, investiamo in tre diversi campi di intervento: filiere strategiche, trasporti e nodi logistici, cooperazione internazionale allo sviluppo.

Sulle filiere strategiche, come Gruppo, attraverso un’offerta integrata di finanziamenti, servizi di advisory ed equity, sosteniamo la crescita dimensionale e il posizionamento delle imprese nei segmenti di mercato a più alto valore aggiunto e lo sviluppo dell’export e dell’internazionalizzazione, anche attraverso l’operatività di SIMEST.

Nel 2023 abbiamo continuato a concedere finanziamenti legati ad obiettivi di sostenibilità, come quello concesso a Intesa Sanpaolo dedicato a investimenti da realizzare e/o in corso di realizzazione di PMI e Mid Cap italiane che beneficeranno di ulteriori premialità in caso di investimenti con finalità ESG.

Sul tema dei trasporti e nodi logistici, di particolare importanza sono il tema delle reti, della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico locale, sia con finanziamenti diretti che con attività di advisory. Nel 2023, ad esempio, abbiamo finanziato con 375 milioni l’ammodernamento della rete di Autostrade Alto Adriatico e l’espansione e riqualificazione dei porti di Roma con 50 milioni a favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale

La sfida include anche l’impegno per una catena di fornitura sempre più sostenibile, con circa il 70% di acquisti da fornitori con certificazioni ambientali e oltre l’88% da fornitori con certificazioni sociali e di governance.

Infine, in qualità di istituzione finanziaria italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, continuiamo a promuovere iniziative nei Paesi in via di sviluppo con un’azione coordinata a livello nazionale e internazionale, con l’obiettivo di contribuire in misura sostanziale al contrasto al cambiamento climatico e alla crescita sostenibile dei Paesi partner. Al fine di potenziare la capacità di intervento in aree emergenti strategiche per la nostra economia, abbiamo avviato l’apertura di uffici al di fuori della UE, a partire da Belgrado, Il Cairo e Rabat.