CDP lancia il nuovo piano di rinegoziazione mutui per 6.600 Enti Locali

CDP lancia il nuovo piano di rinegoziazione mutui per 6.600 Enti Locali

Per la prima volta l’iter di adesione è interamente digitale. Rimodulato il profilo di rimborso di 130.000 prestiti, per un debito residuo di circa 24 miliardi
 

L’iniziativa coinvolgerà 6.600 Enti Locali, che potranno rinegoziare fino a 130.000 mutui per un debito residuo totale di circa 24 miliardi. È quanto prevede il nuovo piano di rinegoziazione dei mutui lanciato da CDP per sostenere i Comuni, le Province e le Città Metropolitane. Un’operazione che, attraverso una rimodulazione del profilo di rimborso dei prestiti, consentirà di liberare risorse rilevanti, utili a generare un sensibile impatto positivo sul territorio.

Nel periodo di adesione, che va dal 6 al 26 aprile 2023, CDP metterà a disposizione l’elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione nella sezione dedicata alla Pubblica Amministrazione sul sito internet di Cassa Depositi e Prestiti.

Le modalità operative per procedere alla rinegoziazione da parte degli Enti sono delineate nella Circolare n.1303. In particolare, Comuni, Province e Città Metropolitane possono rimodulare il profilo di rimborso dei prestiti corrispondendo dal 30 giugno 2023 al 31 dicembre 2024 quote capitale pari allo 0,25% del debito residuo rinegoziato unitamente alle relative quote interessi. Dal 30 giugno 2025 e sino a scadenza dei prestiti, le rate di ammortamento semestrali, comprensive di capitale ed interessi, saranno costanti. Inoltre, per i soli prestiti con scadenza originaria successiva al 31 dicembre 2036, sarà possibile scegliere se mantenere la scadenza post rinegoziazione invariata o se ridurla di 3 anni. Il tasso d’interesse post rinegoziazione sarà fisso anche per i prestiti attualmente calcolati a tasso variabile.

Per la prima volta, l’iter di adesione potrà essere finalizzato con una modalità interamente digitale - dalla fase istruttoria fino a quella contrattuale - al fine di velocizzare e semplificare sensibilmente l’intero processo.

L’operazione consentirà agli Enti di liberare risorse immediatamente utilizzabili per sostenere i servizi sul territorio a vantaggio di famiglie e imprese, ma anche per fronteggiare le emergenze legate all’attuale scenario macro-economico e geopolitico che ha prodotto sensibili incrementi dei costi energetici e delle materie prime.

Tutte le informazioni operative sono disponibili nella pagina dedicata: Rinegoziazione 2023

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