Uganda: investimenti per il sistema sanitario

Uganda: investimenti per il sistema sanitario

Dal Fondo Rotativo per la Cooperazione gestito da CDP 10 milioni per 35 centri di salute

L’Uganda è al 161° posto su 179 Paesi nell’Indice di Sviluppo Umano. Una situazione che diventa ancora più preoccupante nella regione Karamoja, dove oltre il 74% delle persone vive sotto la soglia di povertà e i tassi di mortalità materna e infantile sono molto alti. Si tratta di un’area semidesertica con una copertura carente dei servizi sanitari.

Per garantire il diritto alla salute degli abitanti della regione, il governo ugandese ha ricevuto un credito d'aiuto di 10 milioni attraverso il Fondo Rotativo per la Cooperazione allo sviluppo (FRCS).

Il FRCS è uno dei principali strumenti del Governo italiano, in particolare del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per finanziare progetti e programmi di cooperazione bilaterale nei Paesi in via di Sviluppo.  Dal 2016 il Fondo è gestito da Cassa Depositi e Prestiti per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le risorse erogate all’Uganda serviranno per:

  • costruire 6 nuovi centri di salute e ampliare o migliorare 29 centri già esistenti
  • dotare le strutture sanitarie di un sistema di approvvigionamento idrico e di un impianto fotovoltaico
  • fornire nuovi equipaggiamenti sanitaricostruire 75 alloggi per il personale medico.

L’iniziativa prevede anche una campagna di sensibilizzazione e prevenzione sul tema della salute pubblica. Con questo obiettivo, tutti i distretti sanitari avranno a disposizione un veicolo 4x4, due moto e di un impianto di amplificazione audio portatile a batterie solari, per raggiungere anche le aree più remote.

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