Suez e Mediterraneo - Il ruolo dell'Italia| CDP

Suez e le rotte alternative: il futuro dell’Italia nel commercio marittimo

Il blocco del Canale di Suez di fine marzo 2021 ha riportato l’attenzione sulla centralità che lo snodo riveste nel commercio marittimo internazionale e sulle possibili rotte alternative. In questo contesto si conferma ancora la rilevanza del bacino Mediterraneo, ma quali sono gli altri trend di sviluppo per gli scambi marittimi globali? Quali opportunità e nuove sfide per l’Italia? Questi e altri interrogativi sono al centro del nuovo brief che analizza le caratteristiche e le recenti dinamiche che stanno definendo i traffici marittimi internazionali, e, in particolare, il futuro dell’Italia in un contesto in continua evoluzione.
 

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  • Il 90% del commercio internazionale avviene via mare. In tale contesto, il Canale di Suez è uno degli snodi fondamentali.
  • Solo nel 2019, per Suez sono transitate 1,2 milioni di tonnellate di merci e circa 19 mila navi (più di 50 al giorno). Il blocco del Canale tra il 23 e il 29 marzo 2021 ha riportato l’attenzione sulle possibili rotte alternative per il commercio globale, con particolare riferimento alla Rotta Artica.
  • Attualmente percorribile per soli tre mesi l’anno, a seguito del progressivo scioglimento dei ghiacci la Rotta Artica potrebbe guadagnare crescente competitività grazie alla minore distanza di percorrenza offerta e alla conseguente riduzione di costi.
  • Tuttavia, è difficile pensare che la Rotta Artica possa sostituire completamente quella del Mediterraneo, e peraltro per la transitabilità completa occorrerà attendere almeno al 2040.
  • L’accresciuta attenzione alla transizione ecologica, inoltre, potrebbe auspicabilmente rallentare lo scioglimento dei ghiacci e rendere la Rotta Artica navigabile solo per pochi mesi all’anno.
  • È invece probabile che sarà confermata, anche in futuro, la centralità del Mar Mediterraneo, che oggi ospita un terzo dei servizi di linea mondiali del traffico container e che negli ultimi anni è stato primo per crescita degli scambi.
  • Rilevante per il destino delle rotte sarà anche la dinamica di altri trend che stanno rivoluzionando il commercio marittimo. Tra questi: il gigantismo navale, il consolidamento dei vettori e l’integrazione verticale tra gli operatori della filiera.
  • L’Italia, forte della sua centralità nel Mediterraneo, deve identificare gli interventi utili a ridefinire il proprio posizionamento nel commercio marittimo e, più in generale, negli scambi internazionali.
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