Student Housing: analisi e prospettive - Brief | CDP

Student housing: quale futuro tra pubblico e privato?

Quanti alloggi per studenti universitari occorre creare per rispondere al crescente numero degli studenti fuorisede? E quali sono le città universitarie dove il fabbisogno di interventi in student housing è più urgente? E quali sono le prospettive di sviluppo del comparto, anche alla luce degli interventi previsti dal PNRR?

Il documento studia il fabbisogno di alloggi per studenti nelle città universitarie italiane, soffermandosi in particolare sulla domanda potenziale di posti letto, sul mercato delle locazioni private e sulle dinamiche della popolazione studentesca fuorisede.

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  • Un’offerta adeguata di alloggi per studenti garantisce l’accessibilità e rafforza l’attrattività internazionale degli atenei sul territorio.
  • Il PNRR destina circa 1 miliardo di euro per lo student housing al fine di aumentare la dotazione di posti letto per studenti, prevedendo inoltre una riforma volta ad incentivare il coinvolgimento di capitale privato.
  • Le misure previste dal PNRR rispondono a due fenomeni:
    • l’aumento di studenti fuorisede registrato negli ultimi anni;
    • la carenza strutturale di alloggi per studenti universitari, che attualmente in Italia soddisfano meno dell’8% degli studenti fuorisede.
  • Per portare l’offerta di student housing agli standard dei migliori peer europei (tasso di copertura pari ad almeno il 20% degli studenti fuorisede), occorre incrementare l’attuale dotazione di circa 100mila posti letto.
  • Analizzato sulla base di tre determinanti chiave (domanda potenziale di posti letto, mercato delle locazioni private e dinamiche della popolazione studentesca fuorisede), il fabbisogno di alloggi per studenti risulta particolarmente urgente nelle grandi aree metropolitane (Milano, Torino, Roma, Bologna) e, più in generale, nelle città universitarie del Centro-Nord.
  • Il forte potenziale di sviluppo del comparto rischia di essere ostacolato da tre fattori:
    • l’assenza di una asset class specifica riconosciuta a livello di sistema appetibile per gli investitori,
    • la frammentazione della governance legata all’eterogeneità degli attori coinvolti,
    • e la mancanza di un quadro incentivante in termini fiscali e burocratici. 
  • I futuri interventi dovranno essere orientati alla sostenibilità economico-finanziaria, privilegiando modelli di ibridazione delle soluzioni abitative, quindi prevedendo una diversificazione sia in termini di utenza target, sia in termini di durata dei canoni di locazione.
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