Fitness, sport, meditazione, relax, alimentazione, tecnologia sono i fattori alla base della wellness economy, un mondo che comprende tutto ciò che fa ‘star bene’ le persone. Secondo il Global Wellness Institute si tratta di un settore che a livello globale vale 4.400 miliardi, di cui 738 miliardi solo per l'attività fisica (20 in Italia).
Sulla base di un recente studio congiunto dell’OMS-OCSE, se la popolazione dei 27 paesi membri dell’UE praticasse 150 minuti di leggera attività fisica alla settimana, nell’UE si genererebbe un risparmio complessivo di spesa pubblica di 7,7 miliardi annui (di cui 1,3 solo nel nostro Paese).
In questo contesto le attrezzature sportive ricoprono un ruolo di primo piano e l’italiana Technogym ha una posizione di leadership mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchinari professionali e servizi per palestre, centri fitness, hotel, squadre sportive, aziende, università, centri medici e privati.
Ogni giorno oltre 50 milioni di persone si allenano sulle macchine Technogym in 85.000 centri fitness e 400.000 appartamenti in 100 Paesi.
L’azienda è nata nel 1983 da un’intuizione di Nerio Alessandri che sviluppa la sua prima attrezzatura da palestra unendo le sue due passioni, tecnologia e sport, e introducendo il concetto di wellness, uno stile di vita basato su regolare attività fisica, dieta equilibrata e approccio mentale positivo. Da allora è iniziata una lunga storia di innovazione dimostrata dai 340 brevetti e 424 marchi registrati. Numeri a cui si aggiungono quelli sui dipendenti, circa 2.000, e sul fatturato arrivato a 720 milioni di cui oltre il 90% realizzato all’estero.
Nel percorso di crescita anche il riconoscimento come fornitore ufficiale per otto Olimpiadi invernali ed estive, l’ultima volta nel 2021 per i Giochi di Tokyo e a breve la nona per i Giochi di Parigi nel 2024, ma anche le collaborazioni con team di Formula 1, squadre di calcio, tennis e basket.
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