Bagno a Ripoli, scrigno di ville medicee e antiche pievi alle porte del Chianti
Tra la Valdarno superiore e il Chianti in una dolce campagna punteggiata di ville, pievi che nascondono tesori, vigneti e case coloniche, letteralmente a due passi da Firenze, si trova il paese di Bagno a Ripoli. Comune di oltre 25.000 abitanti della Città metropolitana di Firenze, Bagno a Ripoli sorge probabilmente come villaggio etrusco con il nome di Marm, e deve il suo nome attuale al ritrovamento di vestigia di ville romane e terme e alle opere di difesa idraulica erette per difendersi dalle esondazioni dell'Arno, le ripulae, cioè piccole rive da riparo. Nel XIII secolo fu sede della Lega di Ripoli, una delle 72 federazioni di comunità in cui era diviso il contado fiorentino.
Il luogo sacro più importante della cittadina è sicuramente la Pieve di San Pietro a Ripoli, considerata una delle chiese più antiche d’Italia (790 d.C.). Al suo interno sono conservati una fonte battesimale di origine romana, un affresco con San Giovanni Battista, un crocifisso attribuito a Taddeo Gaddi, un dipinto del 1350 di scuola giottesca e una tavola con Gesù sulla Croce, probabile esecuzione di Andrea del Sarto. Quella di San Pietro è una delle tre pievi attorno a cui storicamente sono cresciute le tre principali frazioni del comune. Le altre due sono l’antica Chiesa romanica di Santa Maria ad Antella (X-XI secolo) e la Pieve San Donnino a Villamagna (VIII secolo), inconfondibile con la sua facciata a salienti e lo slanciato campanile in pietra. In un territorio ricco di testimonianze storico-artistiche di diverse epoche, come quello di Bagno a Ripoli è da non perdere una visita al “Bigallo”, il noto Spedale dei viandanti del XIII secolo, e al poetico Ninfeo del Giambologna, più conosciuto come Fonte della Fata Morgana. L’aspetto misterioso e magico del luogo ha favorito nei secoli la nascita di leggende attorno al cinquecentesco Ninfeo: dall'apparizione e sparizione di giovani fanciulle alle proprietà magiche delle sue acque, che rendono più giovani. Suggestivo l’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, a Ponte a Ema, fatto erigere dalla famiglia fiorentina degli Alberti intorno al 1354, non distante dal Cimitero di Ponte a Ema. Con una facciata dall’aspetto austero, la piccola chiesa serba all’interno un maestoso ciclo di affreschi della seconda metà del XIV secolo che narra la vita della principessa martire Santa Caterina d’Alessandria, detta “delle Ruote” per il martirio subito. Oltre ai numerosi e suggestivi edifici religiosi che popolano il territorio comunale di Bagno a Ripoli, il circondario è celebre per la presenza di una serie di splendide ville rinascimentali, alcune delle quali visibili e altre destinate all’accoglienza turistica di alto livello. Tra queste è d’obbligo ricordare il Castello di Montauto, Castel Ruggero, Villa Peruzzi, Villa La Tana, le splendide ville medicee di Lappeggi e di Lilliano e la bella villa dell’Ugolino. In questo contesto, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo fieri di aver contribuito alla ristrutturazione del polo amministrativo e del polo didattico della Scuola “F. Granacci” e alla realizzazione della Scuola dell'Infanzia “Bruno Cocchi”. Interventi che accrescono l'offerta di servizi che il Comune di Bagno a Ripoli eroga alla propria cittadinanza e che si pongono in linea con la storica missione che ci vede da sempre al fianco degli Enti locali nel promuovere lo sviluppo sociale, economico e culturale dei territori e delle comunità del nostro Paese.