Mola di Bari, la bomboniera adriatica fondata da Carlo I d'Angiò
Situata lungo la costa adriatica, a metà strada tra Bari e Polignano a Mare, Mola di Bari è un comune di 26 mila abitanti, centro turistico marittimo dotato di un porto peschereccio tra i più importanti della Puglia. La cittadina, che sorge 20 km a sud del capoluogo pugliese, è stata rifondata da Carlo I d'Angiò nel 1277 su un precedente insediamento e, oltre a un litorale incantevole, porta indelebili i segni di un ricco passato.
Via Veneto introduce al centro storico, caratteristico per i vicoli intricati e pittoreschi, cinto dall’abbraccio di mura e torrioni e impreziosito dal possente Castello Angioino, affacciato sull'Adriatico e progettato nel 1279 da Pierre d’Agicourt per volere di Carlo I d’Angiò. Costruita per fortificare il tratto di costa che va da Bari a Monopoli, la fortezza di Mola ha visto numerose modifiche strutturali che con il passare degli anni le hanno permesso di diventare un importante maniero. Inizialmente composto da una torre rettangolare a tre livelli guarnito di merli e difeso da caditoie e feritorie, il maniero è poi stato rinforzato nel XIV secolo da due torri cilindriche in pietra viva poste a sud e a est della torre angioina. Sempre nello stesso periodo, inoltre, è da far risalire la costruzione dell’antico portale di accesso in pietra, a breve distanza dall’ingresso, lungo le mura angioine ancora presenti. Un’altra modifica, invece, è stata effettuata nel XV secolo quando sono state consolidate le fortificazioni del castello attraverso un puntone a forma di pentagono irregolare, con conci in tufo che sono ancora oggi individuabili sotto l’estremità ovest del castello. I lavori più importanti, però, sono stati realizzati in epoca aragonese, quando la scoperta della polvere da sparo creò la necessità di creare barriere che consentissero di ammortizzare l’urto delle palle di cannone.
L’altro edificio che risalta agli occhi di chiunque passeggi per le vie di Mola è la cattedrale intitolata a S. Nicola. Edificata in stile romanico, in epoca rinascimentale è stata eretta su di una precedente chiesa del XIII secolo inglobando parti della costruzione precedente. L’interno è a tre navate divise da colonne con capitelli corinzi. Da visitare sono anche la Chiesa della Madonna di Loreto, la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa di San Giovanni con il vicino monastero. Merita certamente una visita il teatro comunale Van Westerhout, un gioiellino tardo ottocentesco in stile neoclassico, collocato a due passi dal Castello Angioino.
A pochissimi metri di distanza, affacciato sulla bella e grande piazza XX settembre sorge poi palazzo Roberti. Popolarmente denominato palazzo delle Cento Camere per via dell'imponenza che lo contraddistingue, venne costruito fra il 1760 e il 1770 da Giambattista Roberti, esponente di una famiglia notabile molese, sotto la probabile direzione dell'architetto Vincenzo Ruffo, allievo di Vanvitelli. La simmetrica facciata, in stile tardo-barocco, è cadenzata da tre teorie di finestre. Al centro, la loggia nobile sovrasta il maestoso portone di gusto napoletano che dà accesso a un'ampia corte, sul quale si innesta lo scalone esterno che conduce ai piani superiori e al loggiato. Nella metà del XIX secolo il palazzo passa a Nicola Alberotanza e solo nel XX secolo è acquisito dal patrimonio comunale. Gli interni, in gran parte chiusi al pubblico, conservano pregevoli decorazioni pittoriche, tra le quali alcune tele dell’artista napoletano di fine Settecento Aniello D'Arminio.
Consci del grande valore storico e simbolico che edifici come il Castello Angioino e Palazzo Roberti possiedono per la comunità di Mola, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito alla loro ristrutturazione. Il nostro impegno nei confronti del comune pugliese ci ha visti inoltre contribuire alla ristrutturazione del lato nord del fronte mare. Interventi importanti, in linea con la nostra storica vocazione di partner degli Enti Locali, che hanno restituito alla cittadina di Mola di Bari la piena funzionalità di beni iconici in grado di contribuire alla crescita e allo sviluppo turistico, e non solo, dell'intero territorio.