Gorgonzola, patria del formaggio DOP e prigione del figlio di Federico II
Anno Domini 879 d.C. presso un caseificio in un paesino a un tiro di schioppo da Milano, un mandriano lascia per una notte in un contenitore del latte cagliato, per poi aggiungerne altro il giorno dopo per sbaglio.
Grazie a quell’allevatore sbadato nasce un formaggio che nel corso dei secoli diventerà famoso in tutto il mondo. Il suo sapore è particolarissimo e prende il nome del borgo che gli ha dato i natali: Gorgonzola. Questa, almeno stando alla leggenda, la storia del latticino DOP che indissolubilmente ha legato la sua storia a questo comune di poco più di venticinquemila anime che si estende su un territorio completamente pianeggiante, attraversato dal Naviglio della Martesana e il Molgora.
Ma Gorgonzola non è solamente sinonimo di formaggio. Nel 1176 il borgo aderì alla Lega Lombarda, e nel 1245, nel corso degli scontri che seguirono la Pace di Costanza durante l'assalto da parte di Federico II ai Bastioni di Milano, vide le forze anti imperiali ripiegare proprio in queste terre. E proprio a Gorgonzola fu custodito re Enzo, il figlio dell'imperatore, nonché Vicario Imperiale per la Lombardia.
Passeggiando per il borgo non è difficile individuare la principale chiesa cittadina. L’edificio, dedicato ai santi Gervasio e Protasio, è stato completamente riedificato nel XIX secolo in stile neoclassico, su progetto di Simone Cantoni commissionato dal duca Gian Galeazzo Serbelloni. La chiesa è affiancata da due corpi simmetrici fra loro: a destra, completato a metà Ottocento, l'Oratorio della SS. Trinità; a sinistra, già costruito nel 1776 dallo stesso Cantoni per Gian Galeazzo e la sua famiglia, il Mausoleo Serbelloni. Il tutto sormontato dall’imponente campanile che si erge dietro la chiesa dall’alto dei suoi 46 metri.
Da vedere anche il Santuario della Madonna dell'Aiuto. Anticamente dedicato a san Pietro, facente parte di un antico convento degli Umiliati, è l'architettura religiosa più antica della città. Venne poi dedicata alla Madonna dell'Aiuto perché il vescovo di Bobbio Francesco Maria Abbiati, nativo di Gorgonzola, donò la riproduzione della Madonna venerata nel grande santuario mariano di Bobbio a protezione dei cittadini dalla peste che infuriò nel Milanese nel 1630. Pregevole l'antica tela di autore ignoto raffigurante Giobbe in preghiera, inginocchiato su una stuoia.
Consci dell’importanza, storica, culturale e sociale, di un borgo come Gorgonzola, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito allo sviluppo dei servizi scolastici in città attraverso la ristrutturazione degli asili nido C. Bianchi e Collodi, della scuola elementare e della scuola media dell'Istituto comprensivo Molino Vecchio e dell’Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini. Opere importanti, in linea con la nostra naturale vocazione che ci vede da sempre al fianco degli Enti locali su tutto il territorio italiano.