Targa

Realizzazione villa comunale - Comune di Vairano Patenora

Vairano, splendido borgo che vide l’incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi

Nella valle del fiume Volturno, tra il massiccio del Matese e il parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, sorge Vairano Patenora comune di circa 6.500 abitanti in provincia di Caserta.

 

Si tratta di un antico e suggestivo borgo di origine medievale, dominato dal suo castello quattrocentesco. L’edificio aragonese fu realizzato sui resti di quello normanno e svevo, tra il 1491 e il 1503 da Innico II d'Avalos e presenta quattro torri di cui la più grande, posta a sud-est, è detta "Torre mastra" ed è dotata di un ingresso ad atrio scoperto. L'interno è distrutto, ma sono ancora visibili la suddivisione dei piani, le cucine, le carceri e la vecchia cisterna. Secondo la tradizione la rocca sarebbe frequentata dal fantasma del re Carlo II d’Angiò, detto lo zoppo, il quale fu più volte ospite del castello.

Tutt’intorno si sviluppa l’incantevole borgo, dove tra viuzze, piazzette e angoli suggestivi riecheggiano i fasti del suo passato. Un gioiello imperdibile di queste terre è l’abbazia cistercense di Santa Maria Della Ferrara, risalente al XII secolo e decorata da splendidi affreschi. Quello meglio conservato risale al XIII secolo e rappresenta un gruppo di frati, uno dei quali potrebbe essere Pietro da Morrone, il famoso papa Celestino V del “gran rifiuto”.

Vairano è sicuramente un borgo da visitare, preferibilmente a fine giugno in occasione della festa Medievale, giunta ormai alla XIV edizione.

Ma Vairano è anche sede della disfida storica sull’incontro di Teano. Se il 26 ottobre 1860 è la data certa nella quale si incontrarono Garibaldi e Vittorio Emanuele II, altrettanta certezza non c’è per il luogo. I libri di storia riportano Teano, che a quanto pare sarebbe stato però il luogo in cui si salutarono i due, dopo aver cavalcato insieme. L’incontro, invece, avvenne nei pressi di Taverna della Catena, nel comune di Vairano Patenora appunto. Il dubbio sul luogo dell'incontro e la querelle con la vicina Teano ha visto scendere in campo anche il Governo italiano che con un decreto del presidente del Consiglio del 1967, ha legalmente decretato Taverna della Catena come scenario dell'incontro del 1860. Ora, una copia originale di quel decreto è infissa su lastra marmorea nel monumento eretto in piazza Unità d'Italia di Vairano Scalo.

Consci dell’importanza dei piccoli borghi storici, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito ai servizi elargiti dalla municipalità ai cittadini, attraverso la realizzazione della villa comunale di Vairano Patenora. Un impegno in linea con la nostra vocazione che da oltre 170 anni ci vede al fianco degli Enti locali.