Targa

Realizzazione scuola elementare parco agrourbano - Comune di Civitella in Val di Chiana

Civitella in Val di Chiana, il borgo fortificato all'ombra della Rocca longobarda

Posto a corona di un colle di 523 metri, il poggio più alto fra quelli che fanno da spartiacque fra la Val d'Ambra e la Val di Chiana, in provincia di Arezzo, Civitella in Val di Chiana è un comune sparso di quasi 9.000 abitanti.

I possenti resti della Rocca di Civitella in Val di Chiana dominano il sottostante borgo fortificato. Il borgo, che rappresenta una delle testimonianze meglio conservate dei molti fortilizi di origine Longobarda nati fra il VI e il VII secolo e strategicamente posti a controllo dell'Italia centrale, è racchiuso in quello che resta della cinta muraria medievale intervallata da torri quadrate e con la porta fortificata d'accesso detta 'Aretina', intatta come lo sono in parte le mura che presentano la forma ellittica caratteristica degli insediamenti militari di questo tipo. Eretta nel 1048 la Rocca fu trasformata in quartier generale dalla Wehrmacht durante l'occupazione nazista e nel 1944 fu semidistrutta durante un bombardamento alleato e mai ricostruita.

All'interno del borgo fortificato si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta. Esisteva già come priorato benedettino nell'XI secolo. Restaurata nel 1765, fu ricostruita dopo un periodo di abbandono e ampliata nel 1875; nel 1934 furono aggiunte le due navatelle laterali che caratterizzano anche l'attuale costruzione, posteriore al disastroso bombardamento del 1944 e alla rappresaglia nazista compiuta nello stesso anno nel piazzale antistante. Lì, il giorno dei Santi Pietro e Paolo, furono uccise 117 civili inermi tra cui il parroco. A ricordare l'eccidio di Civitella, nel cinquantennale, fu realizzato dall'artista Bino Bini un portale bronzeo. All'interno, sulla parete di fondo della navatella destra, è conservata una tavola dell'aretino Teofilo Torri raffigurante la Crocifissione tra i Santi Niccolò di Bari, Giovanni Battista, Caterina e Maria Maddalena (1602).

Inserita all'interno della cerchia di mura medievali, la Chiesa di San Bartolomeo sorge nel luogo occupato nel Medioevo da un'abbazia benedettina, denominata nei documenti Badia al Pino (che ha dato il nome alla frazione sede del comune di Civitella); è ricordata per la prima volta nel 1039 e dedicata ai santi Martino e Lorenzo. La badia fu soppressa nel 1446 e unita al monastero fiorentino del Paradiso di Ripoli. Nel corso del XVI secolo fu modificato il titolo, perché a San Martino fu aggiunto San Bartolomeo. L'attuale chiesa è frutto dell'opera settecentesca di restauro. L'edificio è ad aula unica, con facciata a capanna e un campanile in pietra realizzato nel 1928 per sostituire il vecchio campanile a vela.

Proprio nella frazione di Badia al Pino sorge la Scuola elementare con l'annesso parco agrourbano che noi di Cassa Depositi e Prestiti abbiamo contribuito a realizzare, consci dell'importanza di coniugare formazione e rispetto per l'ambiente per le nuove generazioni soprattutto nei piccoli borghi che rappresentano la memoria storica e civile del nostro Paese. Un intervento che contribuisce a creare valore per il territorio di Civitella in Val di Chiana e a migliorare il livello di servizi che il Comune eroga ai propri cittadini, in linea con la missione che portiamo avanti da 170 anni: promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico dell'Italia, attraverso l'aiuto concreto agli Enti Locali.