Targa

Realizzazione scuola dell'infanzia - Comune di Roverbella

Roverbella, la piccola Ducale che ospitò generali, re, principi e imperatori

Affacciato sulle tranquille acque della Molinella che sorniona ne attraversa il territorio, sorge Roverbella, comune di quasi 9 mila abitanti della provincia di Mantova che rappresenta il confine geografico tra la Lombardia e il Veneto.

Come quasi tutte le località del circondario, la storia di Roverbella è legata a filo doppio a quella della potente famiglia dei Gonzaga che sul finire del XIII secolo acquistò qui molte terre. I signori di Mantova qui fecero scavare poco dopo il 1473 la Molinella per motivi d'irrigazione e, soprattutto per sfruttarne la forza motrice. Il canale è stato testimone del fiorire, nel XVIII secolo, di numerosi edifici signorili di cui via Custoza, la strada principale del capoluogo, è ancora fiancheggiata e per i quali Roverbella era chiamata "la piccola Ducale". Tra questi Villa Custoza; Villa Chauvenet appartata ed elegante in mezzo al verde; Villa Benati, sede del famoso incontro tra Garibaldi e Carlo Alberto, e soprattutto di Villa Gobio. Edificata probabilmente nel Rinascimento e ristrutturata nella metà del XVIII secolo, Villa Gobio ospitò l’imperatrice Elisabetta Cristina di Brunswick, moglie di Carlo VI d'Asburgo. Nel 1796 divenne un quartier generale austriaco e successivamente ospitò Napoleone Bonaparte che vi pernottò dopo la vittoriosa battaglia di Borghetto del 30 maggio. Nel 1866 infine vi soggiornò il principe Umberto, figlio del re Vittorio Emanuele II, di ritorno dalla disfatta di Custoza. Di fronte al bel palazzo municipale del XVIII secolo, si trova la Chiesa dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria, realizzata nel 1758 in stile post-barocco e dotata di significative tele.

Nella frazione di Canedole, quasi alle porte del borgo, s'incontra La Palazzina, villa classicheggiante ornata di statue. Poco più avanti, isolata dagli altri edifici, la chiesa di Canedole vero gioiello di architettura romantica agreste che fonda le sue radici nel lontano 1300, mentre di mezzo secolo posteriore è la sua torre campanaria, merlata alla ghibellina. Sempre a Canedole molto interessante è la "Corte Grande", sorta nella seconda metà dell'800. In questa corte, per molte generazioni, hanno trovato lavoro centinaia di braccianti agricoli, di tutto il roverbellese.

Nella frazione Castiglione Mantovano, oltre al campaniletto con le monofore del 1100, inglobato, a metà del XVIII secolo nell'attuale chiesa, è possibile osservare i resti dell'antico Castello costruito sull'antico castrum romano che diede il nome al paese. Edificato su un rilievo naturale lungo la via che collegava Mantova a Verona rappresentò per secoli un baluardo di frontiera contro i Veneti. Agli inizi del XIII secolo, venne distrutto dai veronesi e in seguito ricostruito. I Gonzaga, nella sua lunga storia, lo riadattarono rinforzandolo più volte. Nel 1630 venne saccheggiato e parzialmente distrutto dai lanzichenecchi. Del vecchio fortilizio rimangono oggi le due torri principali, i fortini di vedetta ormai nascosti dalla vegetazione e frammenti delle mura.

Nell'ottica di preservare i piccoli borghi e di aiutare le amministrazioni locali nel fornire servizi adeguati alla popolazione, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione dell'Impianto per lo spettacolo e della nuova Scuola per l'Infanzia di Roverbella. Un impegno, quello nei confronti del comune mantovano, in linea con la nostra missione: quella di promuovere, attraverso l’aiuto concreto degli Enti locali, lo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro Paese.