Targa

Realizzazione palasport L. Mollica - Comune di Sambuca di Sicilia

Sambuca di Sicilia, gioiello arabo-barocco del Belice affacciato sul Lago Arancio

Roccaforte sicana a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dai templi del Parco archeologico di Selinunte, Sambuca di Sicilia è una cittadina di seimila abitanti, della provincia di Agrigento. Fondata dagli Arabi intorno all'830, qualche anno dopo il loro sbarco in Sicilia, si chiamava in origine Zabuth in onore dell'emiro arabo Al-Zabut che qui aveva fatto erigere un castello.

Oggi del castello di Al-Zabut non è rimasta traccia, tuttavia Sambuca conserva ancora testimonianze di questa sua matrice islamica nel "quartiere arabo", costruito da un impianto urbano che si sviluppò a ridosso del castello attorno a sette "vicoli saraceni" (li setti vaneddi), trasformati in un museo vivente di storia arabo-sicula dopo un periodo di abbandono, grazie a restauri mirati e all’interesse del Comune nel dare nuova vita all’antica chiesa Matrice, danneggiata dal terremoto del ’68, che con la sua imponente bellezza svetta imponente proprio sui vicoli saraceni.

Il borgo è arricchito da numerose chiese, molte delle quali chiuse al rito, come quella di San Calogero che ospita l’Istituzione Gianbecchina, una piccola ma significativa pinacoteca intitolata al maestro Giovanni Becchina, celebre per le sue opere dedicate al mondo rurale, come i suoi oli sul ciclo del pane.

Oltre alle chiese del Carmine e a quella di San Michele Arcangelo con il fercolo equestre in legno di San Giorgio che trafigge il drago, tra le vie del centro di Sambuca di Sicilia, dove lo stile barocco si mescola all'impianto urbano arabo, fanno bella mostra di sé altri piccoli gioielli da ammirare come il palazzo dell'Arpa (sede del Municipio), il palazzo Ciaccio e altri palazzi storici risalenti al XV secolo. L'Idea, questo il nome dato al teatro ottocentesco, è un edificio straordinario, vera e propria gemma architettonica assieme alla suggestiva terrazza Belvedere che permette di apprezzare un panorama senza eguali della campagna che circonda il borgo. Da vedere anche il seicentesco palazzo Panitteri che sorge nel centro cittadino e ospita molti dei reperti rinvenuti nell'insediamento greco-punico di Adranon che risale al VII – VI secolo a.C., situato in cima al Monte Adranone, a nord della cittadina, e dove ancora oggi si possono ammirare il quartiere artigianale, l’acropoli e le mura di cinta.

Tra i tesori che è possibile ammirare fuori dall'abitato di Sambuca, ci sono le torri e i resti della fortezza araba di Mazzallakkar, sulle sponde del lago Arancio, che vengono sommersi ogni qualvolta s'innalza il livello del lago, e le cave Misilbes definite da Leonardo Sciascia come “fantastiche e irreali, scavate nel fianco della collina come templi egiziani”.

O ancora i percorsi che portano a Monte Genuardo, lungo una valle segnata da quei castelli arabi che controllavano la via dei commerci tra il porto di Sciacca e Palermo.

Eletto Borgo dei borghi nel 2016, Sambuca è un centro vivo che ha nel turismo (archeologico, naturalistico, enogastronomico) la sua vocazione principale, ma come tutti i piccoli borghi italiani cerca di combattere lo spopolamento e noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito all'implementazione dei servizi che l'amministrazione comunale eroga nei confronti dei cittadini attraverso la realizzazione del nuovo impianto sportivo e del palasport “L. Mollica”. Interventi in linea con la missione che ci vede da sempre al fianco degli Enti locali nel tutelare e valorizzare i territori, promuovendone lo sviluppo sociale, culturale ed economico.