A Campofelice tornano a splendere la Torre Roccella e l'antico borgo arabo
Un cuore antichissimo che giace in riva al mare e uno nuovo sulla collina. Campofelice di Roccella, comune di quasi 8.000 anime della Città metropolitana di Palermo, si estende a pochi metri dal mar Tirreno, dove il colore verde argentato dei grandi campi di carciofi si mescola con l'oro sabbioso della spiaggia lungo la quale, qua e là, fa capolino una selvaggia e insistente macchia mediterranea.
Le prime notizie di abitanti in quello che oggi è il paese risalgono alla fine del Seicento. Nel 1699 il casale di “Roccella” viene fondato dal principe palermitano don Gaspare La Grutta Guccio. Fu lui a volere, su una collina di sua proprietà, 100 case, 14 botteghe, una fonte e una chiesa dedicata a Santa Rosalia.
Ma la storia di Campofelice parte dal mare: è da lì che tutto comincia, e affonda le sue radici nel IX secolo e negli anni della conquista della Sicilia da parte degli arabi e al successivo insediamento dei normanni.
Affacciata su un mare azzurro e pulito, con fondali che digradano lentamente verso il largo, la spiaggia di Campofelice, che si distende a ridosso della cittadina è caratterizzata da un lunghissimo litorale di sabbia mista a ciottoli, che va dal fiume Imera settentrionale fino a Capo Plaia per circa 11 chilometri, interrotta solamente dallo sperone con le vestigia della Torre-Castello di Roccella.
Qui sorgeva l'antico Castello di ferro alla Roccella, conquistato nell’827 dagli arabi. Sulle rovine di quella rocca, i saraceni edificarono l'attuale Torre e non solo.
Solitaria testimone dell'antico castello composto di due parti, la Torre, infatti, racconta la storia di ciò che rimane di un borgo portuale, nato in età islamica e che nei secoli successivi divenne un vivace centro di lavorazione, smistamento e imbarco della canna da zucchero, del riso e del grano, verso le località del Mediterraneo. Mentre il corpo di fabbrica di più piani che costituiva una delle due parti del castello è andato quasi del tutto distrutto, la Torre è rimasta pressoché intatta: ha una pianta rettangolare, si compone di tre piani e include una cisterna sotterranea.
Acquisito l’indiscusso titolo di Porta delle Madonie, la piccola cittadina di Campofelice di Roccella, forte della straordinarietà delle sue coste, si è ben sviluppata, sotto il profilo turistico e oltre alle sue bellezze storiche e paesaggistiche e la vicinanza ad altri centri di sicuro fascino, come Cefalù, offre ai visitatori anche un panorama di eventi legati alla tradizione o dal respiro internazionale, come i cinque giorni di festa per celebrare la patrona Santa Rosalia, con la solenne processione del simulacro della "Santuzza" per le vie del paese, come il Roccella Music Festival o VentodAmare, Festival Internazionale del Mare e del Vento.
Noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito al recupero della Torre Roccella e dell'antico casamento del complesso. Un intervento che restituisce alla cittadina palermitana un edificio fortemente simbolico, dal grande valore storico e funzionale ad alimentare la crescente vocazione turistica di Campofelice. Un'operazione in linea con la missione che da sempre ci vede in prima linea accanto agli Enti Locali nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed economico del Paese.