Il paese di Papa Paolo IV, Sant’Angelo a Scala oggi è borgo immerso nella natura
Situato nel cuore del Parco del Partenio, in provincia di Avellino, a 500 metri sopra il livello del mare, Sant’Angelo a Scala è un piccolo borgo, di 700 abitanti, la cui vita è da sempre dedita alle attività agricole. Sant’Angelo deve le sue origini all’antica città tardo-romana di Ascula. Tuttavia, la scoperta di grotte paleolitiche ha dimostrato la presenza di insediamenti umani in epoche ben più remote. In merito alla questione etimologica, l’“Angelo” cui si riferisce la prima parte del nome evoca, senza dubbio, San Michele Arcangelo il cui culto era stato diffuso dai Longobardi. Quanto alla specificazione "a Scala" (ad scalas, nei documenti d’epoca medievale) potrebbe rappresentare un riferimento generico alla configurazione delle montagne che circondano il centro abitato, oppure alla ripida stradina – quasi una scala, appunto – che, in passato, lo collegava a un antico edificio religioso situato più a monte. La storia del paese è legata a Papa Paolo IV, Gian Pietro Carafa, nato nella vicina Capriglia nel 1476. Esponente della potente nobiltà del Regno di Napoli, è stato uno dei protagonisti più intransigenti della Controriforma. Sostenitore di Papa Paolo III e della sua decisione di convocare il concilio a Trento, una volta assurto lui al Soglio pietrino è stato il promulgatore dell’Index Librorum Prohibitorum, il famoso Indice dei libri proibiti dalla Chiesa cattolica. Noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione della nuova sede del Comune, del nuovo centro sportivo “Sant’Angelo a Scala” e alla ristrutturazione della scuola primaria e dell’infanzia “San Domenico Savio”. Si è trattato di una serie di interventi in linea con la nostra missione di sostegno agli Enti locali e allo sviluppo delle loro iniziative a rilevanza sociale.