San Martino Valle Caudina, il gioiello del Partenio che ascoltò Caruso in anteprima
Situato alle falde del monte Pizzone e del monte Teano, a circa 315 metri di altezza, sul versante settentrionale del complesso montuoso del Partenio sorge San Martino Valle Caudina, comune di quasi cinquemila abitanti della provincia di Avellino, distante 26 km dal capoluogo irpino.
Dominato dal castello Pignatelli della Leonessa, il nucleo urbano di San Martino Valle Caudina conserva nella sua parte storica un aspetto tipicamente medievale raggruppato intorno alla rocca edificata nella prima metà del IX secolo. Delimitato a occidente dal torrente Caudino e dal castello, il borgo si è gradualmente sviluppato a ridosso di quest’ultimo ampliandosi lungo un unico asse viario principale, l’attuale via Roma, per poi espandersi fino a valle. Ai lati di Via Roma un labirinto di viuzze in pietra, gradinate e vicoletti incorniciati da caratteristiche abitazioni, si ramifica per l’intero borgo, sfociando nella centralissima Piazza XX Settembre.
Nel centro del borgo medievale e a poca distanza dal castello sorge la Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista. L'edificio vanta origini molto remote ma non determinabili con certezza. L’assetto attuale nelle sue linee essenziali risale alla fine del Seicento. Al suo interno sono conservate le reliquie dei Santi Palerio ed Equizio.
Più a valle del centro abitato si trova la Chiesa di Santa Caterina con annesso il convento. L’interno della chiesa quattrocentesca, a unica navata, conserva la tomba di Fabio della Leonessa, diverse tele ottocentesche, altari in marmo intarsiati e policromi e un pregevole coro. La facciata è formata da un paramento di blocchi di tufo al cui centro si apre il portale tardo barocco in pietra lavorata con timpano spezzato e sormontato da un rosone. Il monastero, edificato circa un secolo dopo per i Monaci della Congregazione Benedettina di Montevergine, nel 1722 fu donato ai Francescani dal Cardinale Orsini che, divenuto Papa Benedetto XIII, vi alloggiò di ritorno a Roma da Benevento nel 1729. Il convento conserva un chiostro quadrangolare con pozzo centrale. Il porticato, semplice ed elegante nella sua struttura, è disposto su arcate a tutto sesto e coperto con volte a crociera. Tra gli edifici di pregio del borgo irpino spiccano Palazzo Ducale, edificato dalla famiglia della Leonessa durante la prima metà del Seicento durante la fase di crescita economica e urbana del paese verso valle, e Palazzo Del Balzo (o Cenci-Bolognetti). Quest'ultimo, situato su di una collina che si affaccia sulla sottostante Piazza XX settembre, in contrapposizione al castello della Leonessa, venne edificato ad opera della famiglia Del Balzo, nel corso del XVII secolo, epoca di cui si conservano ancora il basamento, le scuderie e le decorazioni parietali. L’attuale struttura, frutto delle modifiche di fine ‘800, venne integrata e abbellita in stile neo-gotico dalla famiglia Cenci-Bolognetti che lo ereditò come dote matrimoniale.
Oltre agli edifici nobiliari, nel borgo in cui Lucio Dalla cantò Caruso in anteprima mondiale nel 1986, merita rilievo l’edilizia civile e abitativa in cui si sono preservati numerosi elementi decorativi e architettonici artigianali quali arcate e portali in pietra, cortili interni, scale esterne in pietra lavorata e colonne portanti. Di interesse storico anche gli edifici che costeggiano il torrente Caudino le cui acque azionavano in passato i numerosi mulini posti lungo il suo tragitto fluviale.
Consci dell’importanza storica, culturale e sociale, di un borgo come San Martino Valle Caudina, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito alla ristrutturazione dell'ex Rifugio Forestale "Mafariello" e alla realizzazione dell'area attrezzata in località Malepersone e di un immobile multiservizi per il Comune. Interventi importanti, in linea con la nostra storica missione che ci vede da sempre al fianco degli Enti locali su tutto il territorio italiano.