Un impegno capillare sul territorio, concentrato nei campi d’intervento strategici e addizionale rispetto al mercato. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dal Rapporto “Monitoraggio d’Impatto 2023” presentato da CDP mercoledì 29 maggio, nella sede di via Goito, alla presenza di circa cento stakeholder.
Obiettivo dell’incontro, che si è aperto con i saluti dell’Amministratore Delegato Dario Scannapieco e del Chief Economist e Direttore Strategie Settoriali e Impatto Andrea Montanino, è stato dare trasparenza all’azione di CDP e confrontarsi con gli stakeholder per migliorare sempre di più.
Il monitoraggio e la valutazione di impatto, come ha sottolineato l’AD Scannapieco, sono alla base della strategia di sviluppo sostenibile di CDP, che ha adottato un modello “rischio-rendimento-impatto” finalizzato non solo a minimizzare i rischi e massimizzare i rendimenti, ma anche a misurare l’impatto che gli interventi generano a favore dello sviluppo economico, sociale e ambientale delle imprese, dei territori e del Paese nel suo complesso.
Di particolare importanza è stato il sostegno alle filiere strategiche, con 6,4 miliardi impegnati, e quello alle infrastrutture sociali con 2,4 miliardi, destinati soprattutto allo student housing e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio. Rilevante anche l’impegno nei trasporti (2,3 miliardi) e nei progetti di transizione energetica (2 miliardi).
Un dato che emerge è la diffusione e la capillarità sul territorio dell’azione di CDP. Sono circa 19 mila le controparti finanziate, tra cui soprattutto imprese, servite direttamente e attraverso il canale bancario, e pubbliche amministrazioni. CDP ha finanziato almeno una controparte in più di 3 mila comuni italiani (il 41% del totale), in cui risiede il 78% della popolazione italiana.
Per approfondire consulta il Rapporto “Monitoraggio d’Impatto 2023”.
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