Un gigante da 165 metri con a bordo gru, war room e un ospedale attrezzato: a disposizione per emergenze militari e civili
E’ talmente grande che lo scafo si sta costruendo in due tronconi: la poppa a Trigoso (Sestri Levante), la prua a Castellamare di Stabia. E per unirli si andrà a La Spezia, in attesa della consegna, prevista per il 2019. La nave di supporto LSS sarà lunga 165 metri e potrà navigare a 20 nodi verso le emergenze più impegnative.
Ingegneria con un altissimo livello di innovazione, e a basso impatto ambientale, cui il Gruppo CDP partecipa - attraverso Fintecna - contribuendo allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia. Con ricadute positive sull’occupazione e sul patrimonio industriale italiano.
Lo scopo principale della Logistic Support Ship sarà fornire supporto logistico alla Marina Militare: con 200 persone di equipaggio gestirà un ospedale completamente attrezzato (sale chirurgiche, radiologia e analisi, zona degenza per 12 ricoverati gravi), una war room per il controllo di scenari tattici (che potrà diventare piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica), una gru off shore da 30 tonnellate, una doppia pista per elicotteri, una base per riparazioni navali, serbatoi per la fornitura di combustibile e acqua dolce (anche a terra), trasporto di munizioni e viveri.
I lavori sono iniziati nel maggio 2015, quando l’Occar (organizzazione europea per la cooperazione per gli armamenti) ha firmato l’ordine con Fincantieri come mandataria e Finmeccanica (attraverso Selex Es) come mandante. Il contratto prevede anche la costruzione di 6 pattugliatori polivalenti d’altura in consegna entro il 2025.
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