Una mostra di opere d’arte sequestrate alla mafia e restituite alla comunità. Dal 18 giugno al 28 luglio sarà possibile visitare presso il Complesso Monumentale di San Domenico di Lamezia Terme “Visioni Civiche - L'arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune”: un’esposizione realizzata grazie al sostegno di Fondazione CDP, che ne ha selezionato il progetto nell’ambito del bando Ecosistemi culturali, e prodotta da Fondazione Trame in collaborazione con l’Associazione MetaMorfosi, con il Patrocinio del Ministero degli Interni.
La mostra, curata dal professor Lorenzo Canova, rientra nell’ambito delle attività previste nel programma dell’evento lametino Trame - Festival dei libri sulle mafie. Si tratta di un’ampia selezione di opere d'arte, frutto di sequestri ad alcune organizzazioni criminali attive in Italia, attualmente nelle disponibilità dell'Agenzia dei Beni Confiscati e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tra le opere, anche alcune tra quelle sequestrate al "re dei videopoker", il boss mafioso Gioacchino Campolo, già esposte al Palazzo Crupi di Reggio Calabria, e quelle sequestrate nel 2010 a Gennaro Mokbel, finanziere vicino alla Banda della Magliana, mai mostrate al pubblico fino ad ora.
Un percorso composto da quarantaquattro opere tra cui quelle di alcuni tra i più grandi maestri del Novecento e diversi autori emergenti, passando dalla pittura alla scultura, fino a installazioni o opere polimateriche. Tra gli artisti in mostra Giorgio de Chirico, Antonio Ligabue, Paul Kostabi, Michele Cascella, Michele Cassinari, Cesare Berlingeri, Massimo Catalani, Luca Dall’Olio, Marco Lodola, Max Marra, Paolo Porelli, Pietro Annigoni, Franz Borghese e Bruno Caruso.
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