Grazioso borgo di pescatori della Costiera amalfitana che mantiene ancora oggi intatta un’antica tradizione marinara, Cetara sorge ai piedi del monte Falerzio e, distendendosi in una profonda vallata fiancheggiata da vigneti ed agrumeti, si apre quasi a ventaglio sulla stretta fascia pianeggiante a livello del mare.
La barocca Chiesa di San Pietro Apostolo con sua la cupola ricoperta da preziose maioliche, la Chiesa di San Francesco con il suo Convento, entrambi risalenti al 1300, sono alcuni tra i gioielli che costellano il centro abitato di Cetara. Famosa per la colatura di alici e per il tonno pescato a largo dalle tradizionali tonnare, Cetara è Patrimonio dell'Umanità dal 1997 come gli altri vicini borghi della Costa d’Amalfi.
Il piccolo gruppo di case arroccate nella verde insenatura rocciosa è fortemente caratterizzato dall’affascinante Torre Vicereale, che si eleva sulla piccola spiaggia e sul porto dove sono ormeggiati i pescherecci ed i gozzi dei pescatori.
Costruito in età angioina (XIV secolo) con funzioni di avvistamento e di prima difesa del Ducato di Amalfi, il bastione fu anche la prigione di Federico d'Aragona, futuro Re di Napoli. Ancora oggi si erge con tutto il fascino del suo portato storico, sentinella dell'identità locale e simbolo del Comune di Cetara. Attualmente ospita un Museo Civico con le mostre permanenti degli artisti cetaresi Manfredi Nicoletti e Ugo Marano e quelle di numerosi pittori della costiera, i cosiddetti costaioli.
Noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito a finanziarne il restauro, consapevoli del valore che questo edificio ha per la comunità locale.