La nuova sede di CDP a Belgrado e accordi con banche in Serbia e Albania

La nuova sede di CDP a Belgrado e accordi con banche in Serbia e Albania

I Balcani Occidentali assumono un ruolo sempre più centrale all’interno dell’ampia strategia di Cassa Depositi e Prestiti per rafforzare la propria attività a sostegno delle iniziative di sviluppo sostenibile e della crescita delle imprese nelle economie emergenti, in seguito all’inaugurazione della prima sede extra UE a Belgrado e la sigla di un Protocollo d’Intesa a Tirana, in concomitanza dei quali sono state siglate intese con le sussidiarie locali di UniCredit e Intesa Sanpaolo.

La prima tappa, che consolida il ruolo di CDP nella promozione della cooperazione economica nella regione, è segnata dall’apertura della nuova sede a Belgrado il 1° febbraio, che servirà l’intera area del Balcani Occidentali, seguita dalla firma di due accordi di finanziamento per un totale di 50 milioni di euro. Nel dettaglio il primo accordo, del valore di 10 milioni, è stato siglato con Banca Intesa Beograd, mentre il secondo, per 40 milioni è stato sottoscritto con UniCredit Bank Serbia.

I fondi, resi disponibili da Cassa Depositi e Prestiti nell'ambito dell’iniziativa Western Balkans Investment Framework promossa dall’Unione Europea, saranno destinati da due delle principali banche italiane operanti nel Paese (attraverso prestiti erogati direttamente), a favore della crescita delle piccole e medie imprese serbe con tassi di interesse favorevoli. Le risorse di CDP potranno generare un effetto leva pari ad almeno il doppio dell’importo del finanziamento, per un totale complessivo non inferiore a 100 milioni di euro. L’iniziativa permetterà di sostenere almeno 250 imprese locali, creare nuovi posti di lavoro e contribuire al raggiungimento di cinque Sustainable Development Goals (“SDGs”) delle Nazioni Unite.

Anche la missione a Tirana del 6 febbraio ha portato alla sottoscrizione, insieme a SIMEST e al National Economic Council albanese, di un Protocollo d’Intesa che riconosce il ruolo di CDP come Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo in Albania. Durante la missione CDP ha inoltre sottoscritto un finanziamento di 10 milioni di euro con Intesa Sanpaolo Bank Albania, anch’esso nell'ambito del Western Balkans Investment Framework. I fondi verranno destinati dalla sola banca italiana operante nel Paese a favore della crescita delle piccole e medie imprese albanesi con tassi di interesse favorevoli. Le risorse di CDP potranno generare un effetto leva superiore ai 20 milioni di euro. L’iniziativa permetterà di sostenere almeno 50 imprese locali, creare nuovi posti di lavoro e contribuire al raggiungimento di cinque Sustainable Development Goals (“SDGs”) delle Nazioni Unite.

Il WBIF mira a potenziare la cooperazione negli investimenti pubblici e privati, contribuendo al progresso socioeconomico della regione e accelerando la prospettiva europea dei Balcani occidentali. Dal 2022, CDP ha accesso alle risorse del WBIF, dedicate al settore privato, con l’obiettivo di migliorare l'inclusione finanziaria nei Balcani occidentali attraverso investment grants e assistenza tecnica.

La presenza di CDP a Belgrado e i finanziamenti siglati in Serbia e Albania, confermano l'impegno nel sostenere il tessuto economico dei Balcani Occidentali, agendo come intermediario efficace delle risorse europee, integrandosi nella strategia più ampia di promozione della cooperazione economica e dell'allargamento dell'UE, in linea con gli obiettivi dell’Italia nel contesto del “Mediterraneo Allargato”, area considerata un continuum geopolitico e geo-economico. 

In particolare, per la Serbia e l’Albania, l’Italia rappresenta un partner chiave a livello economico e commerciale, data la numerosa presenza di aziende italiane in diversi settori strategici. Infatti, secondo le ultime statistiche Istat, nel 2021 le aziende italiane sul territorio serbo erano circa 1.200, con un’occupazione stimata di circa 50.000 addetti e un contributo al PIL del 5,5%; in Albania, sempre nello stesso anno, la presenza italiana era ancora più significativa, attestandosi a 2.675 imprese e rappresentando oltre il 40% delle aziende straniere nel Paese.

CDP è stata anche la prima istituzione finanziaria, insieme alla tedesca KfW, a aderire al Fondo Enterprise Expansion Fund II” (ENEF II), lanciato dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e volto a sostenere la crescita delle imprese locali dei Balcani Occidentali e il miglioramento della loro performance Environmental, Social and Governance (ESG). Durante l’evento di lancio del fondo, organizzato anche in collaborazione con l’Ambasciata italiana a Belgrado, è stato annunciato un nuovo investimento da parte di Banca Intesa, che porta la dotazione complessiva del fondo a oltre 70 milioni di euro.

L’impegno di CDP per rafforzare il proprio sostegno allo sviluppo delle imprese nelle economie emergenti proseguirà nei prossimi mesi. Sono infatti in programma l’apertura di due nuove sedi di rappresentanza in Nord Africa, al Cairo in Egitto e a Rabat in Marocco.
 

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