Roma, 8 ottobre 2012
E’ in corso oggi presso la Banca europea per gli investimenti (BEI) in Lussemburgo la quarta Conferenza internazionale del Long Term Investors’ Club (LTIC), l’organizzazione fondata nel 2009 dalla Cassa depositi e prestiti italiana (CDP), dalla BEI, dalla CDC francese e della KfW tedesca e nel frattempo cresciuta a 15 membri (banche nazionali di sviluppo e fondi sovrani), che rappresentano assets pari complessivamente a oltre 2.500 miliardi di euro.
L’incontro, il cui tema principale è il ritorno alla crescita e all’occupazione, coinvolge numerosi rappresentanti del mondo dell’economia, della politica e delle imprese, e rappresenta l’occasione per analizzare le misure in grado di favorire gli investimenti di lungo termine, necessari per la ripresa dell’economia internazionale, in un contesto nel quale i bilanci pubblici sono sotto pressione.
Lo ha ribadito nel suo discorso il Presidente di CDP, Franco Bassanini, secondo il quale "il ruolo degli investitori di lungo termine, come CDP e le altri grandi banche di sviluppo nazionale, è fondamentale, ma occorre anche il sostegno delle istituzioni nazionali ed europee". Per esempio, secondo il Presidente di CDP, per favorire il finanziamento delle infrastrutture e delle PMI servirebbe "una nuova long term refinancing operation della BCE, ma con scadenza a 6-9 anni, e un preciso vincolo di destinazione al finanziamento a medio termine dell’economia reale".
Va anche ricalibrato il quadro normativo (Basilea III, Solvency II, IFSR, ..) e le regole prudenziali e contabili "che attualmente penalizzano gli investimenti di lungo termine e la propensione degli investitori istituzionali a investire nelle infrastrutture come asset-class". Occorrono inoltre, per il Presidente di CDP, " nuovi strumenti europei, sia dal lato dell’equity, sia del debito". Sul fronte dell’equity, Bassanini ha ricordato come la collaborazione di alcuni membri LTIC abbia già generato tre esempi concreti e di successo: i fondi infrastrutturali Marguerite ed InfraMed e il fondo European Energy Efficiency. Sul fronte del debito, "l’iniziativa dei Project Bond è la chiave per finanziare le infrastrutture e la crescita economica. Le grandi banche di sviluppo europee potrebbero unire le forze per creare fondi di debito per finanziare le infrastrutture e gli altri investimenti di lungo periodo".
Infine, secondo Bassanini, "gli Stati membri dell'UE dovrebbero sostenere con incentivi fiscali gli investimenti di lungo periodo, il risparmio a lungo termine e gli investimenti azionari di lungo termine".
Bassanini ha quindi concluso il suo intervento ricordando che gli investitori di lungo periodo, come CDP, sono attori essenziali del nuovo modello di capitalismo europeo basato sull'economia sociale di mercato: rappresentano un elemento essenziale della "cassetta degli attrezzi" della nuova politica industriale e politica dell'Unione europea. "La nostra azione è rispettosa del libero mercato e della concorrenza, combinando tali principi con la necessità di supportare la crescita, la competitività e la coesione sociale".