Nel centro storico di Urbino, dove Umanesimo e Rinascimento non sono mai terminati
Urbino è una delle culle del Rinascimento italiano. Ancora oggi il suo centro storico –patrimonio dell’umanità per l’Unesco – conserva intatta la struttura urbanistica di quel tempo. Le origini della città risalgono all’età romana, ma è con il Medioevo che inizia quella straordinaria fase di crescita politica e culturale che renderà Urbino celebre a tutti. Nel 1213, Bonconte I da Montefeltro ne diventa podestà. Da allora, fino al 1508, la storia di Urbino e quella dei Montefeltro sono indissolubili. L'esponente più famoso della dinastia è certamente Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482. Nei suoi quarant’anni di governo, la città cambia impianto urbanistico, come pure l’organizzazione dello Stato. La corte di Federico è frequentata, tra i tanti, da Piero della Francesca e Raffaello, tra i massimi esponenti dell’arte di ogni tempo e le cui opere sono in parte conservate presso la Galleria nazionale delle Marche, che ha sede proprio in città. Nei decenni del Rinascimento, Urbino è anche terra di conquiste. È Cesare Borgia a spodestare i Montefeltro. A lui succederà la famiglia dei della Rovere che, nel 1523, trasferiscono la propria corte a Pesaro, innescando così per Urbino una parabola di lento declino. La prima parte del XVIII secolo rappresenta l’ultima grande stagione di splendore per la città. L’urbinate papa Clemente XI, della famiglia Albani, finanzia i lavori di ristrutturazione di vari edifici, per esempio il Palazzo e la Cappella Albani, parte della facciata del Palazzo Comunale e l’Arcivescovado. Tra il 1797 e il 1800, la città subisce le depredazioni delle truppe napoleoniche. Molte opere d’arte vengono requisite e spostate a Milano, nella nascente Pinacoteca di Brera. Dopo di allora Urbino torna sotto il dominio dello Stato pontificio e, nel 1860, viene annessa al Regno d’Italia. Tra le tante bellezze di questo museo a cielo aperto, l’ex monastero di Santa Chiara è uno dei monumenti più importanti della città. Eretto alla fine del XV secolo, su progetto dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini, dagli anni Settanta del XX secolo questo edificio è sede dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche. Il duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, è frutto di un progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Valadier. È stato realizzato a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, dopo che un violento terremoto aveva fatto crollare la struttura precedente. Il Palazzo Ducale è un esempio dell’architettura e dell’arte rinascimentale italiana. Le sue linee semplici rispecchiano l’immagine di austera grandezza che Federico da Montefeltro voleva trasmettere di sé e della sua casata. Urbino oggi è un comune di 14.000 abitanti, fino al 1999 ha fatto riferimento a Pesaro come capoluogo di provincia, poi la stessa unità amministrativa è stata ampliata alla dizione appunto di Provincia di Pesaro e Urbino. Noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di due progetti di social housing. Si è trattato di interventi in linea con la nostra missione di sostegno alle comunità e agli Enti Locali per lo sviluppo dei servizi di pubblico interesse sociale.