Creare condizioni favorevoli per lo sviluppo economico e tecnologico. Con questo obiettivo nasce nel 1964 il Carnia Industrial Park, di cui fanno parte 160 aziende con oltre 3.700 occupati.
Il consorzio ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo del territorio e delle imprese già presenti e di attrarre nuove attività imprenditoriali nella Carnia, area montana del Friuli Venezia Giulia. Insiste su un’area di oltre 250 ettari urbanizzati, dotati di innovative reti tecnologiche e informatiche, sistemi di viabilità e moderni impianti industriali realizzati nel pieno rispetto degli standard di sostenibilità ambientale e risparmio energetico.
Un impegno verso la sostenibilità che ha portato il consorzio a investire nelle rinnovabili, con il contributo di Cassa Depositi e Prestiti. CDP ha finanziato con 6,5 milioni la costruzione di un impianto idroelettrico che produce 3 milioni di kWh l'anno. La turbina utilizza acqua in uscita dalla centrale A2A di Cavazzo e non impatta quindi su nuovi corsi d'acqua.
L’attenzione alle rinnovabili non è nuova per il Carnia Industrial Park, che ha già realizzato nel 2008 la centrale idroelettrica di Resia e spinge le imprese verso l'autoproduzione di energia con impianti fotovoltaici installati sui tetti dei capannoni industriali.
Anche il Piano Industriale 2023-2025 del consorzio va nella stessa direzione. In questa fase di grande incertezza sui costi dell’energia, il Carnia Industrial Park sta programmando interventi per rendere il patrimonio immobiliare più efficiente dal punto di vista energetico e ha avviato la progettazione di fattibilità di una Comunità energetica locale con le PMI della zona.
Attività di grande impatto che hanno l’obiettivo non solo di promuovere lo sviluppo di sistemi ecologicamente sostenibili ma anche di generare risorse da investire nelle zone industriali di Tolmezzo, Amaro e Villa Santina per far nascere nuove imprese, creare posti di lavoro, generare sviluppo per il territorio.
Il sostegno di CDP al Carnia Industrial Park si inserisce nello storico impegno di vicinanza al territorio e segue le Linee Guida Strategiche del Piano 2022-2024 per favorire la transizione verso modelli di sviluppo più sostenibili.
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