Impatto del settore marittimo sull'economia italiana? | CDP

I porti italiani possono ancora essere strategici?

Il sistema marittimo rappresenta un settore fondamentale per l’economia nazionale, con un contributo pari a circa il 3% del PIL.

In questo contesto, i porti svolgono un ruolo centrale, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, generate dalla presenza di nuovi competitor sul Mediterraneo.

Il nuovo Brief indaga le caratteristiche, le opportunità di crescita e le nuove sfide di un settore che può ancora avere un ruolo strategico per il Paese.

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  • Il contributo all’economia nazionale del sistema marittimo è pari a circa il 3% del PIL. All’interno del cluster, i porti svolgono un ruolo fondamentale, che prescinde dal valore economico direttamente prodotto, pari a 8,1 miliardi di euro, il 17,5% del totale dell’economia del mare.
  • Più di 1/3 degli scambi commerciali internazionali italiani avviene via mare, una quota seconda in graduatoria solo al trasporto su gomma.
  • Non meno importante è il ruolo dell’Italia nel traffico passeggeri, in cui spicca la dimensione del settore crocieristico, che nel 2019 aveva raggiunto i 12 milioni di passeggeri trasportati, la quota più elevata nel Mediterraneo.
  • Tuttavia, negli ultimi anni, il sistema portuale italiano ha perso quote di mercato, soprattutto nei confronti dei competitor che si affacciano sul Mediterraneo.
  • Eppure, il sistema portuale può continuare ad avere un ruolo strategico, per almeno tre ragioni: 1) economica, relativa al peso dei settori produttivi collegati alla rete portuale e al legame tra efficienza del settore portuale e competitività del settore produttivo nazionale; 2) geo-politica, legata alla posizone geografica dell’Italia, anche in una prospettiva di accorciamento delle catene del valore; 3) come nodo essenziale di un sistema logistico integrato e intermodale.
  • Vanno però superate alcune criticità puntando su interventi mirati: consolidamento e sicurezza della dotazione infrastrutturale; riduzione del deficit di intermodalità; digitalizzazione dei processi; semplificazione degli iter amministrativi; sviluppo di green ports in ottica di sostenibilità.
  • I porti si configurano dunque come destinatari perfetti dei fondi di Next Generation EU, che possono essere considerati l’occasione per superare i limiti strutturali del sistema logistico nazionale e puntare con determinazione al suo rafforzamento strategico.
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