Sono 18 i programmi operativi, 20 entro la fine del 2023, che compongono la Rete Nazionale Acceleratori, il network realizzato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr insieme a oltre 180 soggetti fra co-investitori, partner e operatori nazionali e internazionali, per promuovere e sostenere la crescita di un nuovo vivaio di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale di sviluppo.
Gli Acceleratori hanno aggregato un intero eco-sistema di partner, fra fondazioni bancarie, istituzioni, aziende e operatori del venture capital e, sulle oltre 3mila candidature ricevute, accelerato nei primi due anni e mezzo di attività 200 startup italiane o internazionali che intendano aprire una sede in Italia.
I numeri della Rete Nazionale Acceleratori
“L’obiettivo che ci siamo dati – afferma Francesca Bria, Presidente CDP Venture Capital – è di arrivare a 20 programmi di accelerazione entro fine anno e di raggiungere più di 200 startup ogni anno”.
L’iniziativa ad oggi ha raccolto risorse per un valore complessivo di oltre 135 milioni di euro: in parte indirizzate a ticket diretti in nuove startup in fase pre-seed e seed selezionate dai programmi e potenziali follow-on per le più promettenti, e in parte destinate a percorsi di accelerazione volti alla validazione della proposta commerciale e alla strutturazione del modello di business, per stimolarne la crescita e l’accesso al mercato. Di questi 135 milioni, CDP Venture Capital Sgr, tramite il suo fondo Acceleratori, ne ha deliberati 85: una spinta decisiva al settore che ha permesso di raccogliere sul mercato attraverso co-investimenti e partnership altri 50 milioni.
ONE, Inspiring Connections: il primo evento della Rete Nazionale Acceleratori
Questi numeri sono stati presentati nel corso dell’evento ONE, Inspiring Connections, il primo evento della Rete Nazionale Acceleratori che si è tenuto lunedì 6 marzo nella cornice di Palazzo del Ghiaccio a Milano.
Oltre ai vertici di CDP e CDP Venture Capital Sgr, all’appuntamento hanno partecipato, in rappresentanza delle istituzioni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, l’Assessora Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano, Alessia Cappello.
Agli interventi istituzionali si sono aggiunti quelli delle imprese, con l’intervento di diversi esponenti di startup italiane beneficiarie dei programmi di CDP Venture Capital Sgr che hanno portato sul palco la loro esperienza diretta con la Rete di Acceleratori.
Il saluto introduttivo del Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini, ha aperto la sessione di interventi dedicata agli imprenditori-innovatori. “L’innovazione – ha detto – è uno strumento fondamentale per accrescere la produttività del Paese e traguardare gli obiettivi legati alla transizione verde e digitale”.
CDP, ha aggiunto il Presidente, crede nel Venture Capital in quanto asse portante dello sviluppo economico e della competitività del Paese, con impatti importanti su tre fronti: “Creazione di valore sul territorio, cogliendo il valore diffuso nel nostro Paese in importanti filiere industriali; Sviluppo del tessuto imprenditoriale, creando nuove aziende e aumentando l’innovatività dell’industria italiana; Diffusione delle nuove professionalità e competenze”, ha affermato.
L’evento è quindi proseguito con dei panel tematici con protagonisti gli imprenditori-startupper: Laura Cesaro, Founder e CEO Sirius Games, Cosimo Masini CEO e Co Founder DND Biotech, Chiara Gava, Chief Visionary Officer Faba, Valentina Righetti, CEO e Founder YPTrainer, Andrea Tesei, CEO e Co Founder Aptus AI e Francesco Toso, CEO e Founder NewTwen.
Hanno poi preso parola Enrico Resmini, Amministratore Delegato CDP Venture Capital, Massimo Doria, Deputy Director General for Currency Circulation and Retail Payments di Banca d’Italia, Caroline Winnett, Executive Director Berkeley Skydeck e Doug Leone, Managing Partner Sequoia.
Le conclusioni dell’Amministratore Delegato CDP, Dario Scannapieco, hanno ribadito l’importanza dell’esistenza di un network consenta agli innovatori di mettersi in rete e creare valore economico attraverso effetti di spillover.
“L'ecosistema italiano dell’innovazione possiede un grande potenziale, non ancora pienamente sfruttato – ha concluso – ma vediamo dei segnali di miglioramento. Molte opportunità verranno, inoltre, dal Next Generation EU e dal PNRR che prevede interventi destinati specificatamente all’innovazione, sia a livello d’impresa, sia a sostegno della ricerca pubblica”.
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