Gruppo CDP: approvati i risultati consolidati del primo semestre 2018 (1)
Comunicato stampa

Gruppo CDP: approvati i risultati consolidati del primo semestre 2018 (1)

13 MILIARDI DI RISORSE MOBILITATE A FAVORE DELL’ECONOMIA
RISULTATI ECONOMICI POSITIVI E CONFERMATA SOLIDITÀ PATRIMONIALE

  • Risorse mobilitate a favore dell’economia: volumi mobilitati dalla Capogruppo CDP SpA pari a oltre € 8 mld e dal Gruppo pari a circa € 13 mld (rispettivamente circa  € 12 mld e € 16 mld nel 1° sem. 2017, caratterizzato da un’operazione di importo rilevante)
  • Risultati economici positivi: utile netto di CDP SpA pari a € 1,4 mld (+13% rispetto al 1° sem. 2017) e del Gruppo pari a € 2,2 mld (-10% rispetto al 1° sem. 2017, caratterizzato da una componente economica non ricorrente)
  • Confermata solidità patrimoniale: patrimonio netto di CDP SpA pari a € 23,7 mld e patrimonio netto totale consolidato pari a € 35,4 mld, in lieve riduzione per effetto dei dividendi distribuiti (rispettivamente € 24,4 mld e € 35,9 mld al 31 dic. 2017)

Roma, 2 agosto 2018

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa depositi e prestiti Spa (CDP), presieduto da Massimo Tononi, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata del Gruppo CDP al 30 giugno 2018, presentata dall’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo.

Risorse mobilitate e principali iniziative

Nel corso del primo semestre del 2018, il Gruppo CDP ha continuato a svolgere un ruolo cruciale di sostegno all’economia italiana, in linea con il proprio mandato di Istituto Nazionale di Promozione.

Capogruppo CDP
Il contributo della sola Capogruppo CDP alle risorse mobilitate e gestite è stato pari a oltre 8,3 miliardi di euro, in diminuzione rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente (12 miliardi di euro), sul quale avevano inciso alcune operazioni di rilevante importo2. In particolare, le risorse mobilitate sono state pari a 4,2 miliardi di euro per le Imprese (il 50% del totale); 2,4 miliardi di euro per l’Internazionalizzazione (29%); 1,8 miliardi di euro per il settore Government, PA e Infrastrutture (21%); 0,04 miliardi di euro per il Real Estate (0,4%)3.

Gruppo CDP
Le risorse mobilitate e gestite dal Gruppo sono state pari a 12,8 miliardi di euro. L’ammontare delle risorse mobilitate è risultato in riduzione rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente (-18%), per le ragioni sopra indicate (si veda nota 2). La parte principale delle risorse, pari a 6,5 miliardi di euro (il 51% del totale), è stata destinata all’Internazionalizzazione; 4,4 miliardi di euro (34%) sono stati indirizzati alle Imprese; 1,8 miliardi di euro (14%) sono serviti a finanziare il settore Government, PA e Infrastrutture; i restanti 0,1 miliardi di euro sono stati impiegati nel supporto al Real Estate (1%).

Principali iniziative

Nel corso del semestre, CDP ha portato a termine numerose iniziative a favore di imprese, Enti locali e territori.

Con riferimento agli Enti pubblici, è stato promosso un nuovo programma di rinegoziazione di prestiti per le Province e le Città metropolitane, sono stati perfezionati e gestiti i contratti relativi ai finanziamenti agevolati per l’efficientamento energetico di immobili pubblici destinati a istruzione scolastica e universitaria ed è stato lanciato un nuovo strumento di prestito ordinario per investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019.

Per quanto riguarda le Infrastrutture, sono state stipulate operazioni volte a finanziare: i) il settore delle energie rinnovabili, ii) la mobilità sostenibile, con l’acquisto di nuovi treni destinati al trasporto di pendolari, iii) il completamento di investimenti sulla rete autostradale.

In relazione alle Imprese, è proseguita l’attività in sinergia sia con il canale bancario, tramite operazioni di finanziamento, sia con gli investitori istituzionali, sottoscrivendo emissioni obbligazionarie. In particolare, sono state sottoscritte le prime due operazioni della EFSI Thematic Investment Platform nell’ambito del Piano Juncker, per il supporto di piani di investimento di imprese italiane (prevalentemente Mid-cap nazionali). In riferimento agli investimenti in equity, si segnalano le sottoscrizioni di fondi operanti nel settore dell’impact investing e, con la collaborazione della Commissione Europea e degli altri Istituti Nazionali di Promozione, di investimenti a sostegno delle infrastrutture a banda ultra-larga con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento dei target fissati dall’Agenda Digitale Europea.

Il sostegno alle Istituzioni finanziarie per favorire la concessione di liquidità a supporto dell’economia reale si è concretizzato in alcune iniziative rilevanti, tra cui la sottoscrizione di contratti di provvista con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB), al fine di poter applicare migliori condizioni di finanziamento, sia per gli interventi di ricostruzione post-sismica sia per le PMI che investono in beni strumentali. Inoltre, nell’ambito della Piattaforma d’investimento denominata EFSI Thematic Investment Platform for Italian SMEs, CDP ha sottoscritto un accordo con il Fondo PMI in relazione al rilascio di una contro-garanzia da parte di CDP su un portafoglio di nuove garanzie originate in favore delle imprese operanti nei settori creativo-culturali.

Significativo, inoltre, nel corso del semestre, il contributo delle Società del Gruppo a supporto di Export e Internazionalizzazione. Nello specifico, il Gruppo SACE ha contribuito con rilevanti operazioni principalmente a sostegno dei settori infrastrutture, aereonautico e bancario. 

In ambito Real Estate, è proseguita l’attività dei fondi gestiti da CDP Investimenti SGR, in particolare tramite investimenti nel social housing.

Risultati economico-patrimoniali

Capogruppo CDP4

Nel primo semestre 2018, il margine d’intermediazione della Capogruppo CDP è fortemente aumentato a 1,9 miliardi di euro (+21% rispetto al primo semestre dell’anno del 1° gennaio 2018.

precedente), mentre il margine d’interesse è rimasto sostanzialmente stabile a 1,6 miliardi di euro (+2,1%).

L’utile netto del periodo è stato pari a circa 1,4 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13%), principalmente per effetto del miglioramento delle commissioni nette e del contributo del portafoglio partecipativo.

Al 30 giugno 2018, il totale dell’attivo si è attestato a circa 367 miliardi di euro, stabile rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente (-0,2%):

  • lo stock di disponibilità liquide si è ridotto a 163 miliardi di euro (-7% rispetto al 31 dicembre 2017), principalmente per minori investimenti a breve termine;
  • lo stock di crediti verso clientela e banche è risultato pari a 101 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con la fine dell’anno precedente (-1%);
  • i titoli di debito sono aumentati a 58 miliardi di euro (+21% rispetto al 31 dicembre 2017), per effetto dei nuovi acquisti nel portafoglio Held to Collect (HTC);
  • le partecipazioni e titoli azionari sono pari a 33 miliardi di euro, in leggero incremento rispetto al 31 dicembre 2017(+2%).

Per quanto riguarda il passivo di stato patrimoniale:

  • la raccolta complessiva è risultata sostanzialmente invariata e pari a oltre 340 miliardi di euro, di cui: i) circa 254 miliardi di euro rappresentati dalla Raccolta Postale (+0,3%); ii) 45 miliardi di euro provenienti dalla provvista bancaria (+25%), generata principalmente dall’attività di pronti contro termine passivi; iii) circa 23 miliardi di euro derivanti dalla raccolta da clientela, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2017 (-33%); iv) circa 19 miliardi di euro di raccolta obbligazionaria, in crescita rispetto al dato di fine 2017 (+8%), anche grazie al successo del collocamento di nuove emissioni nell’ambito del programma Debt Issuance Programme (DIP);

il patrimonio netto si è attestato a circa 24 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente (-3%)5.

Gruppo CDP6
Nel primo semestre 2018, la redditività del Gruppo è migliorata, con un margine d’intermediazione pari a 1,6 miliardi di euro (+12% rispetto al primo semestre 2017), a cui hanno contribuito il margine d’interesse della Capogruppo e la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto.

Nel complesso, l’utile netto conseguito dal Gruppo è stato positivo e pari a 2,2 miliardi7 di euro, sebbene in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-10%), di cui 1,4 miliardi di euro di pertinenza della Capogruppo (-8%).

Al 30 giugno 2018, il totale dell’attivo del Gruppo è risultato pari a 420 miliardi di euro, sostanzialmente invariato rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente (+0,1% rispetto al 31 dicembre 2017).

Il patrimonio netto totale consolidato si è attestato a 35,4 miliardi di euro, in leggera riduzione rispetto alla fine dell’anno precedente (35,9 miliardi di euro), di cui 22,7 miliardi del Gruppo (23,1 miliardi di euro alla fine del 2017)8  per effetto principalmente della distribuzione dei dividendi, solo parzialmente compensati dall’utile netto di periodo.

Si precisa che la società di revisione sta completando la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018. Gli schemi riclassificati riportati in allegato non sono oggetto di verifica da parte della stessa.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Fabrizio Palermo, dichiara ai sensi dell’art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

La Relazione finanziaria semestrale 2018, unitamente all’attestazione prevista dall'art. 154-bis del Testo Unico della Finanza e alla relazione della Società di revisione, sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet di CDP e con le altre modalità previste dalla normativa vigente, entro i termini di legge.

 

1 I prospetti contabili e gli schemi riclassificati presentati e commentati nel presente comunicato sono stati modificati rispetto a quelli precedentemente in uso, in seguito alla prima applicazione (First Time Adoption – FTA) del principio contabile IFRS 9, in conformità a quanto stabilito dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia che disciplina i bilanci bancari, come successivamente modificata.

2 Tra cui l’operazione di garanzia con il Fondo PMI, del valore unitario di € 2,4 mld, contabilizzata nel 1° sem. 2017.
3 La somma dei volumi relativi ai singoli settori non coincide con il totale delle risorse mobilitate per arrotondamenti.
4 I dati di CDP, di seguito presentati e commentati, sono rappresentati dai dati patrimoniali ed economici individuali, riclassificati secondo criteri gestionali, come illustrati nei prospetti di raccordo allegati. I dati comparativi si riferiscono ai dati riclassificati relativi al 31 dicembre 2017 per la situazione patrimoniale e al 30 giugno 2017 per la situazione economica. I dati comparativi al 31 dicembre 2017 e al 30 giugno 2017 non includono gli effetti derivanti dall’applicazione dei nuovi principi contabili IFRS 9 ed IFRS 15, rilevati sul patrimonio netto alla data del 1° gennaio 2018.
5 Per effetto dei dividendi distribuiti nel periodo e degli effetti negativi rilevati in relazione alla First Time Adoption (FTA) del nuovo principio contabile IFRS 9 – Strumenti Finanziari, solo parzialmente compensati dall’utile di periodo.
6 I dati del Gruppo CDP, di seguito presentati e commentati, sono rappresentati dai dati patrimoniali ed economici consolidati, riclassificati secondo criteri gestionali, come illustrati nei prospetti di raccordo allegati. I dati comparativi si riferiscono ai dati consolidati riclassificati relativi al 31 dicembre 2017 per la situazione patrimoniale e al 30 giugno 2017 per la situazione economica. Questi ultimi sono stati riesposti per tenere conto della conclusione del processo di Purchase Price Allocation (PPA) effettuato sulla partecipazione detenuta in Poste Italiane. I dati comparativi al 31 dicembre 2017 e al 30 giugno 2017 non includono gli effetti derivanti dall’applicazione dei nuovi principi contabili IFRS 9 ed IFRS 15, rilevati sul patrimonio netto alla data del 1° gennaio 2018.
7 Lo stesso semestre dell’anno precedente includeva una componente non ricorrente pari a complessivi 0,6 miliardi di euro. Escludendo tale componente non ricorrente, il risultato netto del primo semestre 2018 risulterebbe in crescita.
8 L’applicazione dei principi IFRS 9 e IFRS 15 ha comportato, a livello consolidato, un effetto complessivo positivo di 153 milioni di euro sul patrimonio netto totale. Le maggiori rettifiche nette di valore derivanti dall’applicazione delle nuove regole di impairment sono risultate pari a -597 milioni di euro lordi (integrate dagli effetti dell’IFRS 15 pari a -46 milioni di euro lordi), compensate dagli effetti delle valutazioni degli strumenti finanziari pari a 640 milioni di euro e ridotte dai complessivi effetti fiscali (156 milioni di euro).

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