CDP ottiene la Certificazione per la parità di genere
Comunicato stampa

CDP ottiene la Certificazione per la parità di genere

L’attestato UNI/PdR 125:2022 è previsto dal PNRR e conferma l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti a favore di un ambiente di lavoro equo e inclusivo

La verifica è stata effettuata dall’ente Bureau Veritas Italia e ha riguardato sei macro-aree di valutazione che attestano il lavoro di CDP sui temi DE&I

Tra gli elementi particolarmente di rilievo, l’attenzione all’implementazione di politiche su queste tematiche e il potenziamento dei programmi di cambiamento culturale

 

Roma, 21 dicembre 2023 – Una certificazione a conferma dell’impegno per un ambiente di lavoro sempre più attento all’equità e all’inclusione. È l’attestato per la parità di genere UNI/PdR 125:2022 (al momento l’unico standard nazionale in materia) ottenuto da Cassa Depositi e Prestiti: un riconoscimento che si inserisce nella più ampia strategia della società a favore di diversità, equità e inclusione (DE&I). La certificazione è stata rilasciata dall’ente Bureau Veritas Italia sulla base di un audit che ha preso in considerazione specifici indicatori in relazione a sei macro-aree di valutazione quali cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la certificazione ha riconosciuto in particolare l’elevato interesse e l’impegno assunto sulle tematiche DE&I dal Piano Strategico 2022-2024, nonché la diffusa disponibilità dell’istituzione ad accogliere e sostenere attivamente programmi di cambiamento culturale su tali tematiche. L’ente certificatore ha inoltre valutato positivamente le grandi opportunità derivanti dal ruolo istituzionale di CDP nel generare un impatto significativo, grazie al suo effetto moltiplicatore sul sistema.

L’ottenimento di questa certificazione sostanzia il percorso intrapreso per costruire un ambiente lavorativo sempre più attento a rispettare e includere le diversità di qualsiasi tipo, sia internamente che esternamente”, ha dichiarato Maurizio Di Fonzo, Direttore Persone e Organizzazione CDP. “Siamo infatti consapevoli che al fine di favorire una crescita sostenibile sia fondamentale sviluppare le potenzialità di ciascuna persona, valorizzando le diversità, con l’obiettivo di generare impatto positivo. Per fare questo continueremo a lavorare sulla nostra cultura aziendale e su un sistema di governance sempre più attento a queste tematiche”.

Numerose le iniziative implementate dal gruppo in questo senso, sia internamente che esternamente, come l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della prima Politica Diversità, Equità e Inclusione al fine di promuovere interventi su quattro macro ambiti: persone, business, fornitori, cultura e comunicazione. La politica è stata recentemente aggiornata con, per esempio, l’istituzione di un Comitato interno e il rafforzamento dell’impegno verso un ambiente di lavoro non violento. A questa ha fatto seguito la Politica “Responsible Procurement” che ha inserito una premialità per i fornitori impegnati sul tema e l’inserimento di obiettivi legati ai principi DE&I nel piano ESG del Gruppo.

Sul fronte organizzativo, CDP si è dotata di una DE&I Manager, responsabile dell’implementazione delle politiche di diversità, e di un programma di formazione e sviluppo rivolto all’intera popolazione aziendale, su temi come la genitorialità, la leadership e il linguaggio inclusivo. È stato istituito uno sportello interno on-line per potersi confrontare in maniera riservata con il team Diversità, Equità e Inclusione. Il management di CDP ha inoltre avviato un percorso che porterà all’eliminazione del “gender pay gap”, ossia la differenza salariale legata al genere a parità di lavoro svolto.

Infine, CDP si è resa promotrice di tavoli di lavoro dedicati ai temi DE&I con le partecipate del Gruppo. Per rafforzare il proprio contributo sul tema anche al di là della propria organizzazione, sono stati previsti momenti di confronto con i più importanti stakeholder italiani e con le omologhe europee, tra cui la polacca BGK, la tedesca KfW e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI): incontri che hanno rappresentato l’occasione per condividere e confrontare le rispettive politiche in materia.

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