L’azienda di Pisa sta lavorando alla commercializzazione di una micropinza per la chirurgia di precisione, con il sostegno del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.
Il mercato potenziale è decisamente interessante: 2,5 miliardi di dollari. La start up di Pisa che sta preparando lo sbarco sul mercato per il 2020 si chiama MMI e ha le idee chiare: produrre pinze microchirurgiche in grado di lavorare con materiali spessi un millimetro, e anche meno. Il Gruppo CDP, attraverso il Fondo Italiano d’Investimento, sta investendo su un progetto che ha già portato risultati concreti su un orizzonte di eccellenza tecnologica e qualità di servizio per la comunità.
MMI ha infatti sviluppato la prima piattaforma robotica teleoperata per la sutura in chirurgia a cielo aperto, con microstrumenti articolati. La piattaforma permette di scalare il movimento del chirurgo, incrementando la precisione, e mira sia a facilitare le procedure esistenti, sia ad abilitarne di nuove nel campo della microchirurgia, dalle ricostruzioni post-oncologiche e traumatiche all'oftalmologia, al trapianto di organi, alla chirurgia pediatrica.
Il Fondo Italiano d’Investimento, partecipato al 43% da Cassa Depositi e Prestiti, ha utilizzato il suo strumento di Venture Capital FII sgr per sostenere MMI, attraverso il fondo Panakes. Giuseppe Prisco, CEO di MMI, ha commentato: "Siamo entusiasti di avere questo eccezionale gruppo di investitori e di esperti in MedTech per la prossima fase di sviluppo della società". Il finanziamento è infatti finalizzato a completare lo sviluppo del prodotto, con la certificazione CE e il lancio nei mercati europei.
Uno sforzo in linea con le strategie del Gruppo CDP e del suo Piano industriale: innovazione tecnologica made in Italy, competitività delle imprese italiane sul mercato internazionale, opportunità professionali con ricadute positive sul territorio, sui servizi alla comunità, sul futuro del Paese.
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