CDP: Bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020 e risultati di Piano Industriale 2019-2021
Comunicato stampa

CDP: Bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020 e risultati di Piano Industriale 2019-2021

I RISULTATI CONFERMANO IL CRESCENTE IMPEGNO DI CDP AL SOSTEGNO DEL TERRITORIO ED UNA RAFFORZATA SOLIDITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

  • RISORSE MOBILITATE: IN FORTE AUMENTO A € 39 MLD (+€ 4 MLD) A FAVORE DI IMPRESE, INFRASTRUTTURE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE1
  • RACCOLTA: +€ 10 MLD DI RISPARMIO POSTALE; € 2,5 MLD DI EMISSIONI ESG (PRIMO EMITTENTE ESG ITALIANO NEL 2020)
  • UTILE NETTO CDP: € 2,8 MLD, IN ULTERIORE CRESCITA DAL 2019
  • PIANO INDUSTRIALE 2019-21: OBIETTIVI DI BUSINESS, OPERATIVI ED ECONOMICO-FINANZIARI PIENAMENTE RAGGIUNTI ANCHE GRAZIE ALLA NUOVA RETE TERRITORIALE
  • SOSTENIBILITÀ: APPROVATO 1º BILANCIO INTEGRATO DI CDP CHE NE CONFERMA IL RUOLO DI VOLANO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL PAESE

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Il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini ha dichiarato: “In un anno caratterizzato da rilevanti difficoltà, abbiamo conseguito importanti risultati che hanno visto il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti rafforzare il proprio impegno per l’innovazione e la competitività di imprese, infrastrutture e territori e promuovere la nascita di campioni europei nei settori strategici dell’economia nazionale, raggiungendo gli obiettivi previsti dal Piano Industriale. La solidità di bilancio, insieme alla fiducia dei risparmiatori postali, ci ha permesso di potenziare il nostro ruolo di volano per lo sviluppo sostenibile del Paese, con un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale. Fondamentale è stato il supporto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle Fondazioni di origine bancaria che ci ha consentito di rispondere con tempestività all’emergenza causata dalla pandemia e di gettare le basi per il rilancio dell’Italia”.

L’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo ha dichiarato: “L’anno appena concluso ha visto il grande impegno messo in campo da CDP concretizzarsi in numerose iniziative a sostegno dell’economia italiana. Il Gruppo ha mobilitato 39 miliardi di euro nel delicato contesto dell’emergenza pandemica, supportando oltre 100.000 imprese e 50 progetti infrastrutturali grazie a un servizio di consulenza tecnica e finanziaria per gli enti locali. Risultati resi possibili dalla crescita del risparmio postale, che ha raggiunto i 275 miliardi di euro, e dalle nuove emissioni sui mercati finanziari, dove è stata consolidata la leadership in Italia nella finanza sostenibile, con emissioni per 2,5 miliardi di euro ispirate a criteri ESG. Gli indicatori della gestione sono in crescita, con l’utile che ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, a testimonianza dell’efficacia del nuovo modello di business e dell’efficienza della gestione. Forti di questi risultati, ottenuti grazie al grande lavoro e alle competenze delle persone del Gruppo CDP, rinnoviamo il nostro impegno per la ripresa economica del Paese”.

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Roma, 31 marzo 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti Spa (CDP), presieduto da Giovanni Gorno Tempini, ha approvato il progetto di Bilancio d'esercizio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020 del Gruppo CDP inclusa nel primo Bilancio integrato di sostenibilità. Il progetto di Bilancio, illustrato dall’Amministratore delegato Fabrizio Palermo, sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti che verrà convocata dal Consiglio di Amministrazione.


Principali risultati economici, finanziari e patrimoniali

Il bilancio 2020 chiude un anno in crescita sia dal punto di vista dei risultati economici finanziari e patrimoniali che dell’impegno per il supporto all’economia del Paese.

Con riguardo ai risultati, si segnala il risparmio postale, che raggiunge i 275 miliardi di euro con una raccolta netta record dal 2013, e l’utile di CDP SpA, in ulteriore crescita a 2,8 miliardi di euro.

A livello di Gruppo, considerando il perimetro delle società soggette a Direzione e Coordinamento, l’utile ante imposte si attesta a 2,5 miliardi di euro, in significativa crescita rispetto al 2019 (+25%). A livello consolidato, includendo le altre società partecipate (tra cui Eni, con un impatto di -2,5 miliardi di euro), l’utile netto si attesta a 1,2 miliardi di euro.

Nel 2020 sono state mobilitate risorse per circa 22 miliardi di euro a livello di CDP SpA e circa 39 miliardi a livello di Gruppo a beneficio di imprese, infrastrutture e Pubblica Amministrazione e Cooperazione Internazionale, in significativa crescita, anche in risposta all’emergenza COVID-19.


CDP SpA

  • Risorse mobilitate: 21,7 miliardi di euro (+2% vs 2019)
  • Utile netto: 2,8 miliardi di euro (+1% vs 2019)
  • Totale attivo: 410 miliardi di euro (+6% vs 2019)
  • Raccolta complessiva: 378 miliardi di euro (+6% vs 2019)
  • Risparmio postale: 275 miliardi di euro (+4% vs 2019)
  • Patrimonio netto: 25,5 miliardi di euro (+2% vs 2019)
  • Cost/income: 5% (in linea con il 2019)



Gruppo CDP

  • Risorse mobilitate2 : 38,6 miliardi di euro (+11% vs 2019)
  • Utile di Gruppo CDP3 ante imposte: 2,5 miliardi di euro (+25% vs 2019)
  • Utile netto consolidato: 1,2 miliardi di euro (-66% vs 2019)
  • Totale attivo consolidato: 512 miliardi di euro (+14% vs 2019)
  • Patrimonio netto consolidato: 33,7 miliardi di euro (-8% vs 2019), di cui 20,4 miliardi euro del Gruppo (-13% vs 2019)

Per ulteriori dettagli sui risultati economici, finanziari e patrimoniali si rinvia al paragrafo “Risultati economici, finanziari e patrimoniali”.


Risultati di Piano Industriale 2019-21

A due anni dall’avvio del Piano, CDP chiude il 2020 con un modello di business ed operativo totalmente rinnovato, una solidità economico-finanziaria rafforzata ed una piena integrazione della sostenibilità nella propria attività.

Nell’ultimo biennio, CDP ha rivoluzionato il proprio ruolo, trasformandosi (a) da finanziatore a partner delle imprese, (b) da finanziatore a promotore dello sviluppo di territori/infrastrutture e partner a 360° della Pubblica Amministrazione, (c) da azionista a gestore di partecipazioni strategiche per lo sviluppo e (d) da gestore di risorse pubbliche a Istituzione Italiana per la Cooperazione allo sviluppo.

Questa evoluzione è stata accompagnata da una profonda revisione del modello operativo, in termini di presenza territoriale, capitale umano, modelli di lavoro e posizionamento europeo/internazionale.

Al contempo, CDP si è rafforzata dal punto di vista economico-patrimoniale, chiudendo il 2020 con un utile ed una solidità finanziaria e patrimoniale in crescita, ed ha pienamente integrato la sostenibilità nella propria attività.
 

Modello di business

L’evoluzione del modello di business è avvenuta lungo le quattro macro-direttrici di Piano Industriale: (i) Imprese, (ii) Infrastrutture, Pubblica Amministrazione (PA) e Territorio, (iii) Partecipazioni Strategiche e (iv) Cooperazione Internazionale.

Imprese
CDP si è trasformata da finanziatore a partner delle imprese, raggiungendo oltre 100.000 imprese (rispetto alle 20.000 del precedente triennio e alle 60.000 di target di Piano), di cui il 40% al Sud, attraverso:

  • La completa revisione e l’ampliamento dell’offerta di credito diretto e indiretto, massimizzando l’utilizzo di risorse europee.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Esteso e semplificato il portafoglio prodotti, in particolare per rispondere alle esigenze di PMI e filiere industriali; (ii) Lanciate soluzioni di credito innovative, anche con l’utilizzo di risorse europee e regionali, in partnership con il sistema bancario (ad esempio attraverso i c.d. basket bond) e (iii) Rafforzato il supporto all’export e all’internazionalizzazione, attraverso l’ampliamento dei settori serviti e l’avvio di finanziamenti in valuta estera.
  • Il lancio, ex-novo, di servizi di consulenza per aiutare le imprese nella crescita, della prima rete nazionale di sviluppo/finanziamento delle start-up e di iniziative di contrasto agli effetti del COVID-19.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Supportata la crescita di PMI e start-up attraverso programmi fisici e digitali, quali il programma “Acceleratore Imprese” e la piattaforma digitale per startup “Xcelerator”, (ii) Creato il più grande operatore italiano nel venture capital con oltre 1 miliardo di euro di dotazione, fondi attivi lungo tutto il ciclo di vita e collegamento con le grandi aziende, (iii) Lanciati nuovi fondi di private equity a beneficio di piccole e medie imprese, anche grazie all’acquisizione del controllo di Fondo Italiano d’Investimento, (iv) Conclusi i lavori preparatori per l’avvio del Patrimonio Rilancio, con la definizione dei prodotti, dell’infrastruttura digitale e del modello operativo e (v) Stanziati 7 miliardi di euro di nuove risorse a supporto della liquidità delle imprese, anche mediante il sistema bancario, per fronteggiare gli impatti derivanti dall’emergenza Covid-19.
     

Infrastrutture, Pubblica Amministrazione e Territorio

CDP si è trasformata da finanziatore a promotore dello sviluppo di territori/infrastrutture e partner a 360° della Pubblica Amministrazione, attraverso:

  • La profonda revisione e l’ampliamento di prodotti, settori e servizi offerti.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Sviluppate soluzioni innovative per gli Enti quali prestiti per le grandi infrastrutture, bonus energia e anticipazioni per il pagamento dei debiti verso i fornitori; (ii) Rinegoziati 22 miliardi di euro di mutui di enti territoriali, con 0,8 miliardi di euro di risparmi per favorire la lotta all’emergenza pandemica; (iii) Ampliato a tutti i settori infrastrutturali il supporto finanziario diretto e indiretto; (iv) Rafforzato il supporto al territorio attraverso progetti di rigenerazione urbana, il sostegno a social, student e senior housing (con nuove risorse e logiche di intervento) e 2 miliardi di euro per la riqualificazione degli alberghi.
  • Il lancio, ex-novo, di un’attività di supporto tecnico alla Pubblica Amministrazione e di iniziative a supporto della transizione energetica.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Creato un team CDP di ingegneri/project manager per affiancare gli Enti nella pianificazione, progettazione e realizzazione di infrastrutture sul territorio con circa 50 progetti attivi di consulenza tecnica ed oltre 4 €/mld di investimenti abilitati; (ii) Costituite/in corso di costituzione 6 società in partnership con campioni energetici/industriali del Paese per la produzione di energia rinnovabile, l’efficientamento energetico, il rimboschimento, l’economia circolare e le infrastrutture di ricarica elettrica (es. GreenIT con Eni e RenovIT con SNAM).
     

Partecipazioni Strategiche

CDP si è trasformata da azionista passivo a gestore di partecipazioni strategiche per lo sviluppo, attraverso:

  • La revisione/ampliamento del proprio ruolo di investitore.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Definita la prima strategia equity per individuare settori e tecnologie chiave e razionalizzare gli strumenti di intervento; (ii) Riorganizzato il portafoglio di SGR/fondi e lanciati nuovi fondi di private equity e venture capital; (iii) Potenziato il supporto alle partecipate (definizione delle strategie, sviluppo di partnership commerciali, selezione del top management, ottimizzazione della raccolta/gestione finanziaria).
  • Nuove iniziative per favorire la collaborazione tra le aziende partecipate e la nascita di campioni europei.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Promossa la collaborazione tra le partecipate su piani di sviluppo, progetti di business, iniziative sul capitale umano; (ii) Creati nuovi campioni europei attraverso operazioni sul mercato con investitori istituzionali, tra cui l’ingresso di Borsa Italiana in Euronext, la fusione Sia-Nexi-Nets, la nascita di WeBuild.


Cooperazione Internazionale

CDP si è trasformata in Istituzione italiana per la Cooperazione allo sviluppo, attraverso:

  • Il riposizionamento strategico delle attività ed il rafforzamento dei rapporti con i principali interlocutori
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Approvata la prima strategia di Cooperazione Internazionale con la definizione dei Paesi prioritari e degli strumenti di intervento; (ii) Potenziata la struttura interna dedicata e (iii) Rafforzate le relazioni ed il coordinamento con i principali attori istituzionali, al fine di definire strategie e priorità di intervento condivise.
  • L’ampliamento del perimetro dei soggetti beneficiari e l’accesso a risorse europee
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Ampliato il perimetro di soggetti beneficiari, a partire dagli Stati sovrani storicamente presidiati, in favore di Multilaterali ed imprese sia italiane che nei Paesi Target, grazie all’utilizzo, per la prima volta, di risorse proprie in aggiunta a quelle del Fondo Rotativo per la Cooperazione allo Sviluppo e (ii) acquisite risorse europee per il finanziamento di progetti e servizi di consulenza nei Paesi in via di Sviluppo.


Modello operativo

CDP ha trasformato il proprio modello operativo per allinearlo alle best practice di mercato e degli altri Istituti Nazionali di Promozione, intervenendo su cinque direttrici:

  • Nuovo modello di multicanalità, ispirato a principi di vicinanza al territorio, velocità di risposta e trasparenza del processo.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Creata una rete territoriale capillare, con 154 uffici e gestori corporate su tutto il territorio nazionale; (ii) Digitalizzati i prodotti e i canali di accesso per le imprese.
  • Rafforzamento e sviluppo del capitale umano, con ampliamento delle competenze sia attingendo dal mercato che investendo in formazione.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Inseriti giovani laureati e manager con competenze tecniche, tra cui ingegneri/project manager per l’operatività in infrastrutture e profili dedicati per l’equity; (ii) Avviati nuovi programmi di formazione, tra cui l’Executive MBA di Gruppo e il Young Leaders Programme con BPI France.
  • Trasformazione dei modelli di lavoro, attraverso la semplificazione/digitalizzazione dei processi e la realizzazione di nuovi ambienti smart.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Semplificate/automatizzate le istruttorie di credito, che hanno consentito piena operatività ed efficacia nel contesto della pandemia; (ii) Ammodernati ambienti e dotazioni di lavoro.
  • Promozione di cultura e terzo settore quali leve dello sviluppo, anche in partnership con le Fondazioni.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Costituita Fondazione CDP e una struttura aziendale dedicata ad arte e cultura; (ii) Recuperato il patrimonio artistico e fotografico del Gruppo CDP; (iii) Lanciata, con il Ministero della Cultura, ITsART, prima piattaforma digitale italiana della cultura.
  • Rilancio della dimensione europea e internazionale, per garantire l’accesso alle risorse europee e consolidare i rapporti con le istituzioni e gli stakeholder comunitari e internazionali.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Rafforzata la partecipazione ai programmi di finanziamento europei in qualità di partner nelle principali iniziative (InvestEU, CEF Blending Transport Facility, External Investment Plan, programma COSME); (ii) Completato il riposizionamento con le istituzioni europee e le altre NPI, ad esempio attraverso la vicepresidenza nell’ELTI; (iii) Rafforzate le relazioni e le collaborazioni con il MAECI, l’ICE e le principali organizzazioni internazionali.


Performance economica, finanziaria e patrimoniale

In aggiunta ai risultati raggiunti nel proprio ruolo promozionale, negli ultimi anni CDP ha rafforzato la propria performance economica, solidità patrimoniale e struttura finanziaria:

  • Sotto il profilo economico, si segnala (i) il miglioramento dei risultati economici e (ii) l’allineamento della gestione finanziaria alle best practice.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Utile netto a 2,8 miliardi di euro nel 2020, in ulteriore crescita dal 2019; (ii) rafforzate le azioni di asset-liability management per la gestione del rischio di tasso.
  • Sotto il profilo patrimoniale e dei rischi, si segnala (i) un incremento della solidità patrimoniale e (ii) il rafforzamento della gestione dei rischi.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Patrimonio netto in crescita, grazie ai solidi risultati economici; (ii) Rafforzati i modelli di valutazione del rischio per allinearli alla nuova operatività di business.
  • Sotto il profilo finanziario, si segnala (i) il riposizionamento e rilancio della raccolta postale, in forte crescita dopo anni di raccolta netta negativa e (ii) il ridisegno/diversificazione delle fonti di raccolta, che ha posizionato CDP come istituzione finanziaria innovativa.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Rinnovata la gamma prodotti, i canali distributivi e la comunicazione del risparmio postale, che ha consentito di trasformare il risparmio postale in una forma di investimento innovativa e in forte crescita (raccolta netta CDP a +6 miliardi di euro nel 2020 rispetto al minimo di -5 miliardi di euro nel 2016); (ii) Finalizzato piano di emissioni domestiche e internazionali e rafforzati i rapporti con gli investitori istituzionali, con oltre 3 miliardi di euro di raccolta social e 1 miliardo di Renminbi di Panda Bond sul mercato domestico cinese (primi emittenti in Italia).
     

Sostenibilità

Approvato il 1° Bilancio Integrato del Gruppo CDP, che evidenzia il nuovo ruolo della sostenibilità nel modello di business e operativo dell’Istituzione per favorire il raggiungimento degli obiettivi 2030 dell’ONU:

  • Integrata pienamente la sostenibilità nella governance e nell’organizzazione del Gruppo.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) Costituita una struttura dedicata, (ii) Integrati i principi della Sostenibilità nelle linee guida strategiche (“Framework di Sostenibilità”) e nelle procedure operative, (iii) Creato un modello a rete che coinvolge tutte le strutture operative del Gruppo, (iv) Creato un modello proprietario per la valutazione dell’impatto economico, sociale e ambientale delle singole iniziative, (v) Preso parte a programmi europei (EU Platform on Sustainable Finance, Joint Initiative on Circular Economy), (vi) Avviata una comunicazione esterna di sostenibilità volta a sensibilizzare gli stakeholder con la pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità del Gruppo, del primo bilancio integrato e la realizzazione di eventi tematici.
  • Introdotti principi di sostenibilità nelle scelte di business e operative per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) lanciati interventi di social, student e senior housing a beneficio dei cittadini, (ii) impiegate risorse a supporto della transizione energetica e di contrasto al climate change, risparmiato suolo e ridotte le emissioni di Gas a effetto Serra (GHG) e l’intensità energetica pro capite di Gruppo, (iii) lanciati nuovi fondi per le start up innovative e mobilitate risorse a supporto della trasformazione tecnologica delle imprese e (iv) promosse iniziative a favore della centralità delle persone nello sviluppo sostenibile, sia esternamente, finanziando strutture scolastiche e contrastando la povertà educativa tramite la Fondazione CDP, sia internamente, erogando formazione alle persone del nostro Gruppo.
  • Realizzati progetti interni volti a favorire comportamenti virtuosi e responsabili da parte delle persone del Gruppo.
    Tra i principali interventi realizzati: (i) “zero plastica” che ha previsto la sostituzione dei prodotti in plastica monouso con prodotti ecocompatibili, (ii) “paperless” per ridurre l’utilizzo di carta in azienda,  (iii) “marketplace” con la costituzione di una piattaforma digitale di scambio di beni tra i dipendenti e (iv) “mobilità sostenibile” per favorire l’adozione di strumenti di mobilità elettrica.

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Risultati economici, finanziari e patrimoniali

CDP SpA

Con riguardo al conto economico, l’utile netto della Capogruppo è pari a 2,8 miliardi di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente.

L’incremento è riconducibile al miglioramento dello spread tra attività fruttifere e passività onerose ed alle strategie attivate per la gestione del rischio tasso, che hanno più che compensato la riduzione dei dividendi dalle partecipate, la rettifica di valore su una rilevante esposizione creditizia (anteriormente alla crisi COVID-19) e il venir meno di voci positive non ricorrenti del 2019. Nello specifico:

  • il margine di interesse risulta pari a 2,1 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2019 per il miglioramento dello spread fra attività fruttifere e passività onerose, grazie al contenimento del costo della raccolta ed all’incremento del rendimento degli impieghi, anche attraverso l’allineamento del rendimento della liquidità alle caratteristiche di costo e durata delle passività che la alimentano;
  • i dividendi si attestano a 1,1 miliardi di euro, in riduzione rispetto al 2019 principalmente per il minore dividendo di Eni, a causa della revisione della dividend policy;
  • gli altri ricavi netti, pari a 1 miliardo di euro, registrano una crescita rispetto al 2019 principalmente grazie alle strategie di gestione del rischio tasso attivate sul portafoglio titoli. Tali azioni hanno consentito di stabilizzare il margine e ribilanciare la struttura patrimoniale, anche alla luce di eventi straordinari quali le rinegoziazioni di mutui verso enti territoriali in risposta all’emergenza COVID-19;
  • il costo del rischio risulta pari a -0,3 miliardi di euro, in peggioramento rispetto al 2019, che aveva beneficiato di riprese di valore su alcune esposizioni creditizie e partecipative. Il risultato del 2020 è principalmente riconducibile alla rettifica di valore su una rilevante esposizione creditizia (anteriormente alla crisi COVID-19) e al generale peggioramento del contesto economico per effetto della crisi sanitaria;
  • le spese del personale e amministrative si attestano a 0,2 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2019 per la prosecuzione del preventivato piano di rafforzamento dell’organico aziendale. Complessivamente, il forte controllo sui costi ha consentito di mantenere il cost/income a livelli estremamente contenuti (5%, in linea con il 2019).

Con riguardo alle voci patrimoniali, il totale attivo risulta pari a 410 miliardi di euro (+6% rispetto al 2019) ed è costituito principalmente da disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria per 183 miliardi di euro, crediti per 107 miliardi di euro, titoli di debito per 74 miliardi di euro e partecipazioni e fondi per 35,6 miliardi di euro. Nello specifico:

  • le disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria ammontano a 183 miliardi di euro, in crescita (+7%) rispetto al dato registrato a fine 2019;
  • i crediti, pari a 107 miliardi di euro, registrano un aumento del 6% rispetto al saldo di fine 2019, principalmente per i maggiori volumi di finanziamento. Tale incremento è in parte riconducibile alle misure straordinarie poste in essere da CDP per fronteggiare l’emergenza COVID-19, che hanno determinato un effetto positivo sui nuovi impieghi dell’anno;
  • i titoli di debito, pari a 74 miliardi di euro, sono in aumento del 4% rispetto al dato di fine 2019. Il portafoglio si compone prevalentemente di titoli di Stato della Repubblica Italiana ed è detenuto in ottica di investimento e stabilizzazione del margine d’intermediazione;
  • le partecipazioni e fondi, pari a 35,6 miliardi di euro, risultano in aumento del 4% rispetto al dato di fine 2019. Tale incremento è riconducibile agli investimenti effettuati nel 2020 a sostegno (i) delle imprese, attraverso il lancio di fondi di private equity e venture capital, il supporto ai piani di sviluppo delle partecipate e la promozione di campioni in settori strategici e (ii) dello sviluppo delle infrastrutture e del territorio.

 

Con riguardo alla raccolta, questa si attesta a 378 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al dato di fine 2019. Nello specifico:

  • la raccolta postale è pari a 275 miliardi di euro (+4% rispetto al 2019) e registra la miglior performance di raccolta netta CDP degli ultimi 8 anni (+6 miliardi di euro), anche grazie alle iniziative lanciate nel corso dell’anno in termini di nuovi prodotti e servizi digitali, che hanno consentito una forte crescita delle vendite sul canale online (+75% rispetto al 2019);
  • la raccolta da banche e clientela, pari a 83 miliardi di euro (+16% rispetto al 2019), si è rafforzata con l’obiettivo di proseguire il percorso di diversificazione delle fonti di provvista e supportare gli impieghi di business, anche in risposta all’emergenza COVID-19;
  • la raccolta obbligazionaria, pari a 21 miliardi di euro (+8% rispetto al 2019), ha visto CDP confermare il ruolo di leader in Italia nella finanza sostenibile attraverso 3 nuove emissioni social per complessivi 2,5 miliardi di euro: (i) il COVID-19 Social Response Bond da 1 miliardo di euro per supportare le imprese ed amministrazioni pubbliche colpite dall’emergenza sanitaria; (ii) il Social Housing Bond da 0,75 miliardi di euro per supportare interventi di edilizia sociale; e (iii) il Social Bond da 0,75 miliardi di euro per sostenere le imprese italiane che investono in ricerca sviluppo e innovazione e quelle colpite dall’emergenza Covid-19. CDP è stata inoltre, nel mese di novembre, la prima istituzione finanziaria italiana ad aderire al Nasdaq Sustainable Bond Network.

Il patrimonio netto è pari a 25,5 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2019 (+2%) grazie ai solidi risultati economici, che hanno più che compensato i dividendi distribuiti nell’anno.

Con riguardo all’attività promozionale, le risorse mobilitate da CDP a beneficio di imprese, Infrastrutture, PA e Territorio e Cooperazione Internazionale sono state pari a 21,7 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2019 (+2%).

Con riferimento alle Imprese, sono stati mobilitati 13,5 miliardi di euro a favore dei piani di crescita e di sviluppo delle imprese italiane, anche mediante il lancio di iniziative straordinarie in risposta all’emergenza Covid-19. In particolare, si segnala:

  • la creazione di una rete territoriale operativa che, nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, è proseguita con le inaugurazioni di 5 sedi5  e 7 nuovi Corner “Spazio CDP” in partnership con le Fondazioni Bancarie, rafforzando la vicinanza del Gruppo alle esigenze degli stakeholder locali;
  • l’incremento di quattro volte delle operazioni di finanziamento diretto verso le imprese, che passano dalle 64 del 2019 alle 240 operazioni del 2020, supportando un sempre più ampio portafoglio di imprese anche con soluzioni innovative e attraverso un approccio complementare al mercato;
  • l’attivazione di misure tempestive a sostegno delle imprese per fronteggiare i bisogni di liquidità legati all’emergenza Covid-19, con 4,5 miliardi di euro di risorse mobilitate e oltre 20.000 imprese supportate, sia attraverso il canale diretto (c.d. “Liquidità Covid-19”) che mediante il canale bancario;
  • lo sviluppo della prima rete nazionale di supporto per le start-up mediante il più grande sistema di fondi italiani nel venture capital, con oltre 1 miliardo di euro di dotazione e 8 fondi attivi per la valorizzazione della ricerca italiana e la crescita delle start-up innovative.

Con riferimento a Infrastrutture, PA e Territorio, sono stati mobilitati 7,9 miliardi di euro, con l’ampliamento dell’attività di supporto per gli Enti e le infrastrutture (tramite advisory e promozione) e la messa a terra di iniziative in risposta all’emergenza Covid-19. In particolare, si segnala:

  • la più vasta rinegoziazione di mutui degli Enti territoriali degli ultimi anni, con circa 22 miliardi di euro di debito rinegoziato che ha consentito di generare 0,8 miliardi di euro di risparmi nel 2020 a beneficio di oltre 3.000 enti;
  • le anticipazioni di liquidità per il pagamento dei debiti degli Enti verso le imprese con la concessione di 2,5 miliardi di euro (di cui oltre 2 miliardi di euro a valere su risorse del MEF);
  • l’attività di advisory tecnica e finanziaria alla PA, finalizzata a supportare gli Enti nella programmazione, progettazione e realizzazione delle opere, con l’avvio di numerosi nuovi progetti principalmente in ambito di edilizia scolastica, sanitaria e trasporto pubblico locale;
  • la promozione di progetti innovativi a supporto della transizione energetica con aziende industriali del Gruppo (Eni e Snam) per: (i) la produzione di energia da fonti rinnovabili (GreenIT6 ), (ii) l’efficientamento energetico con focus sul patrimonio pubblico (RenovIT7 ) e (iii) la decarbonizzazione e il rimboschimento di aree pubbliche (Arbolia);
  • la presenza costante sul territorio, in sinergia con le Fondazioni bancarie, mediante (i) “Piani Città” per la realizzazione di grandi progetti di riqualificazione di aree urbane, (ii) housing sociale, con 2.200 nuovi alloggi sociali e posti letto per studenti realizzati nel 2020 e (iii) un piano di sostegno finanziario temporaneo agli operatori del settore turistico mediante il Fondo Nazionale del Turismo.

Con riferimento alla Cooperazione Internazionale, sono stati mobilitati 0,4 miliardi di euro, facendo leva sia su risorse proprie che di terzi, e riorientando gli interventi anche in risposta all’emergenza Covid-19. In particolare, si segnala:

  • le nuove linee di credito a favore di Istituzioni finanziarie multilaterali a sostegno di progetti di investimento in Africa e America Latina, anche in ottica di contrasto al Covid-19;
  • la moratoria sul debito dei Paesi più fragili, a valere sul Fondo Rotativo per la Cooperazione allo Sviluppo (FRCS), avviata nell’ambito dell’iniziativa promossa dal G20 come strumento di risposta all’emergenza Covid-19;
  • l’ingresso nel Fondo “EGO” (Amundi Planet - Emerging Green One), il più grande fondo al mondo dedicato all’investimento in green bond e focalizzato sui mercati emergenti;
  • i primi finanziamenti ad imprese italiane a supporto di progetti sostenibili nei Paesi in via di sviluppo, rafforzando il ruolo di CDP quale partner di riferimento per le imprese italiane nei PVS;
  • l’ampliamento del ricorso alle risorse di terzi per finalità di cooperazione allo sviluppo, attraverso la finalizzazione di accordi nell’ambito del Piano per gli investimenti esterni dell’Unione Europea (External Investment Plan).


Gruppo CDP
Il bilancio consolidato del Gruppo CDP include società sulle quali la Capogruppo CDP non esercita direzione e coordinamento (tra cui rilevanti partecipate quotate quali Eni, Poste Italiane, SNAM, Terna, Italgas, Fincantieri, Saipem, WeBuild). Al fine di fornire una rappresentazione dei risultati di CDP SpA e delle sole società soggette a direzione e coordinamento (il “Gruppo CDP”), è quindi resa apposita informativa di settore consolidata.

A tal rilievo, il risultato d’esercizio ante imposte del Gruppo CDP8 si attesta a 2,5 miliardi di euro, in significativa crescita rispetto al 2019 (2,0 miliardi di euro, +25%), principalmente grazie ai positivi risultati della Capogruppo.

Includendo, invece, il residuo perimetro oggetto di consolidamento, non soggetto a direzione e coordinamento, l’utile netto consolidato è pari a 1,2 miliardi di euro, a fronte dei 3,4 miliardi di euro registrati nel 2019. La variazione è principalmente riconducibile all’effetto della valutazione a patrimonio netto di Eni (-2,5 miliardi di euro nel 2020).

Il totale attivo consolidato si attesta a 512 miliardi di euro e risulta in aumento del 14% (pari a 63 miliardi di euro) rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente. Le variazioni principali riguardano le voci delle disponibilità liquide, dei crediti e dei titoli.

La raccolta complessiva è pari a 417 miliardi di euro, in aumento dell’8,1% rispetto alla fine del 2019. Nello specifico, la raccolta da banche risulta in aumento di 25 miliardi di euro, in particolare a livello di raccolta istituzionale, mentre la raccolta obbligazionaria si incrementa del 3,6%, principalmente grazie alle nuove emissioni di CDP, Terna ed Italgas.

Il patrimonio netto consolidato è pari a 33,7 miliardi di euro, di cui 20,4 miliardi di euro relativi al patrimonio netto del Gruppo.

Nel corso dell’anno il Gruppo CDP ha mobilitato risorse9 per 38,6 miliardi di euro, in aumento di 4,0 miliardi di euro rispetto al 2019.


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Si precisa che la società di revisione sta completando la revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. Gli schemi riclassificati riportati in allegato non sono oggetto di verifica da parte della stessa.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Pier Francesco Ragni, dichiara ai sensi dell’art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

La Relazione Finanziaria Annuale 2020, unitamente alle attestazioni previste dall'art. 154-bis, comma 5, del Testo Unico della Finanza e alle relazioni della Società di revisione e del Collegio sindacale, sarà messa a disposizione del pubblico, presso la sede sociale, sul sito internet di CDP e con le altre modalità previste dalla normativa vigente, entro i termini di legge.
 

1In coerenza con il Piano Industriale 2019-21, le risorse mobilitate non includono i volumi riconducibili alle operatività Garanzia Italia e Green New Deal gestite da SACE ed a SACE BT.
2In coerenza con il Piano Industriale 2019-2021, le risorse mobilitate non includono i volumi di SACE riconducibili alle operatività Garanzia Italia e Green New Deal e quelli di SACE BT.
3Gruppo CDP costituito dalla capogruppo e dalle società controllate soggette a direzione e coordinamento come esposto nell’Informativa di settore consolidata. Il risultato 2019 è stato rideterminato ai fini di comparabilità escludendo il Gruppo SACE, non più soggetto a direzione e coordinamento a seguito della pubblicazione del D.L. 23/2020.
4Incluse le sedi di Ancona e Bari, aperte rispettivamente a febbraio e marzo 2021.
5Incluse le sedi di Ancona e Bari, aperte rispettivamente a febbraio e marzo 2021.
6Accordi firmati a febbraio 2021 con la costituzione della JV.
7Accordi firmati nel 2020 ed operazione finalizzata a gennaio 2021 con l’ingresso nel capitale di RenovIT (precedentemente denominata Snam4Efficiency).
8Gruppo CDP costituito dalla Capogruppo e dalle società controllate soggette a direzione e coordinamento come esposto nell’Informativa di settore consolidata. Il risultato 2019 è stato rideterminato ai fini di comparabilità escludendo il Gruppo SACE, non più soggetto a direzione e coordinamento a seguito della pubblicazione del D.L. 23/2020.
9In coerenza con il Piano Industriale 2019-2021, le risorse mobilitate non includono i volumi di SACE riconducibili alle operatività Garanzia Italia e Green New Deal e quelli di SACE BT.

 

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