CDP al fianco di Ue, FMI e Banca Mondiale per la resilienza climatica del Ruanda

CDP al fianco di Ue, FMI e Banca Mondiale per la resilienza climatica del Ruanda

La partnership mobiliterà oltre 300 milioni di euro in operazioni di contrasto al cambiamento climatico nel Paese africano

La rinnovata collaborazione tra Istituzioni finanziarie rappresenta un nuovo approccio alla finanza globale per lo sviluppo che punta a massimizzare la cooperazione e l’impatto degli investimenti

Mobilitare ulteriori 300 milioni di euro per catalizzare investimenti privati e promuovere progetti per la resilienza climatica del Ruanda. È l’obiettivo della partnership tra Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il Governo del Ruanda, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale, la Banca europea per gli Investimenti (BEI), le Istituzioni Europee e alcune Istituzioni Finanziarie Internazionali di Sviluppo come l’Agence Française de Développement (AFD) e l'International Finance Corporation (IFC) annunciata ieri in occasione del Vertice sul nuovo patto finanziario globale organizzato dal Presidente Emmanuel Macron a Parigi.

L’iniziativa si inscrive nell’ambito dell’accordo Resilience and Sustainability Facility (RSF) sottoscritto dal governo ruandese con il FMI, che ha già garantito un finanziamento al Paese da 319 milioni di dollari, a cui si aggiungeranno ora gli altri 300 milioni sostenuti dai partner. I fondi mirano ad agevolare la partnership tra settore pubblico e privato e ad aumentare i finanziamenti e l’afflusso di investimenti per promuovere la resilienza climatica in Ruanda.

In particolare, il Gruppo CDP, nel proprio ruolo di Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, definirà insieme al Governo del Ruanda e alla Banca di Sviluppo del Ruanda alcune azioni congiunte volte a incrementare i finanziamenti per il clima attraverso la combinazione di investimenti pubblici e privati.

La partnership siglata oggi rappresenta un esempio concreto dell’impegno della comunità internazionale nel rimodellare l’architettura dei finanziamenti per il clima, sfruttando sempre di più approcci collaborativi e che si inseriscano in programmi di investimenti già esistenti, per facilitare la partnership tra pubblico e privato, attirare maggiori investimenti e incrementare l’impatto e la portata dei propri programmi.

 

 

Di seguito e in allegato il testo della traduzione di cortesia e non ufficiale in italiano del comunicato stampa congiunto.


Comunicato stampa
Parigi, Francia | 22 giugno 2023

Il Ruanda, l’UE e altri partner insieme per una nuova iniziativa per oltre 300 milioni per catalizzare investimenti privati e promuovere la resilienza climatica ruandese in seguito all'accordo con il Fondo Monetario Internazionale sulla Resilience and Sustainability Facility.

Grazie all’accordo Resilience and Sustainability Facility con il Fondo monetario internazionale (FMI) oggi il governo ruandese, insieme all’Agence Française de Développement (AFD), alla Banca europea per gli Investimenti (BEI), a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e all'International Finance Corporation (IFC), ha annunciato un approccio collaborativo volto ad agevolare la partnership tra pubblico e privato, l’aumento dei finanziamenti e l’afflusso di investimenti privati per il clima, che mobiliteranno altri 300 milioni di euro per promuovere la resilienza climatica in Ruanda.

Il nuovo sostegno integra e si basa sull’utilizzo da parte del governo ruandese di un finanziamento di 319 milioni di dollari nell’ambito dell’accordo Resilience and Sustainability Facility (RSF) con il FMI. 

Questa ambiziosa iniziativa, presentata oggi al Vertice per un nuovo patto di finanziamento a Parigi, rientra nell’attuale impegno della comunità internazionale volto a rimodellare l’architettura globale dei finanziamenti per il clima, anche attraverso la progressiva sostituzione del sostegno a progetti su scala ridotta a investimenti significativi di più lungo termine, che potrebbero sfruttare i meccanismi esistenti per facilitare la partnership tra pubblico e privato e attirare investimenti del settore privato.

Questa pioneristica partnership, consoliderà l’impegno del Ruanda nella gestione dell’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità più vulnerabili e, nell’ambito di competenza dei rispettivi mandati, rafforzerà l’effetto catalizzatore dell’accordo RSF del FMI attirando un ulteriore sostegno al bilancio da parte dei partner, avviando un approccio programmatico agli investimenti nel settore climatico e ampliando “Ireme Invest” - lo strumento di investimento unico e innovativo del Ruanda dedicato agli investimenti verdi del settore privato - lanciato da Sua Eccellenza il Presidente Paul Kagame nel novembre 2022 alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27), in Egitto.


Un approccio su tre fronti 
I partner internazionali sosterranno gli sforzi del Ruanda per accelerare gli investimenti per il clima attraverso un’azione fondata su tre pilastri:

  1. riforme politiche per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico;
  2. iniziative di sviluppo della capacity;
  3. accordi di finanziamento.

Le azioni che rientrano in queste tre aree sono tese a rafforzare e istituzionalizzare il monitoraggio e la rendicontazione della spesa legata al clima, integrare i rischi climatici nella pianificazione fiscale, aumentare la sensibilità dei gestori degli investimenti pubblici verso le questioni legate al clima, migliorare la gestione dei rischi legati al clima delle istituzioni finanziarie e contribuire alla riduzione e alla gestione del rischio di catastrofi. I partner si sono inoltre impegnati a sostenere le iniziative di sviluppo delle capacità del Ruanda e a contribuire ad attrarre e migliorare la gestione dei capitali destinati al clima.

Nell’ambito del patto, i partner si sono impegnati a consolidare e mobilitare le seguenti risorse finanziarie per il clima a favore del Ruanda:

Sostegno al bilancio per le riforme pubbliche
L’AFD offre un sostegno al bilancio di 50 milioni di euro e una sovvenzione di 3 milioni di euro, con un esborso iniziale atteso per il 2023. Questo contributo finanziario sarà complementare alla matrice di riforme del programma sostenuto dall’accordo RSF. È inoltre in corso un dialogo approfondito con il Fondo verde del Ruanda (FONERWA), la Rwanda Finance Limited e la Banca nazionale del Ruanda (banca centrale) per sostenere l’attuazione della Roadmap della finanza sostenibile del Paese.


Un nuovo approccio programmatico ai contributi determinati a livello nazionale (NDC)
L’IFC, in collaborazione con il governo ruandese tramite il Fondo verde del Ruanda (FONERWA), svilupperà piani di investimento di lungo termine per un’agricoltura climaticamente intelligente e per un’urbanizzazione sostenibile, al fine di rafforzare il ruolo del settore privato nell’ecologizzazione dell’economia ruandese.


Ampliamento di Ireme Invest per gli investimenti del settore privato
Lanciato durante la COP27, “Ireme Invest” è uno strumento dedicato agli investimenti verdi promosso dal Fondo verde del Ruanda (FONERWA) e dalla Banca di sviluppo del Ruanda (BRD), creato con l’assistenza tecnica della Banca mondiale. Attualmente la BRD sta completando l’individuazione di una pipeline di progetti del settore privato per un valore stimato di 400 milioni di euro, sulla base di una serie di criteri comuni di ammissibilità, governance e meccanismi di rendicontazione con i suoi finanziatori di “Ireme Invest”.

  • Il governo ruandese sosterrà l’ampliamento dell’accesso ai finanziamenti ecologici per il settore privato, per consentire alla BRD di accrescere ulteriormente il suo portafoglio di prestiti al settore privato a tassi di interesse accessibili.
  • Sono previsti finanziamenti per 100 milioni di euro da parte della Banca europea per gli investimenti, con il sostegno dell’Unione europea.
  • Cassa Depositi e Prestiti, l’Istituzione Finanziaria Italiana per la cooperazione allo Sviluppo, sta definendo insieme al governo del Ruanda e alla BRD alcune azioni congiunte volte a incrementare i finanziamenti per il clima attraverso la combinazione di investimenti pubblici e privati.

Inoltre, per sostenere ulteriormente la creazione di asset verdi privati in Ruanda, gli stakeholder privati di “Ireme Invest” contribuiranno direttamente con l’equivalente di 130 milioni di euro in private equity.

La creazione di nuovi asset verdi privati spiana inoltre la strada a future emissioni di strumenti di debito innovativi sui mercati locali e internazionali, che favoriranno ulteriormente gli investimenti privati.

Questa iniziativa coordinata volta ad ampliare i finanziamenti per il clima, insieme alle riforme politiche previste nell’ambito dell'accordo RSF del FMI e al sostegno allo sviluppo delle capacità da parte del FMI, consentirà al Ruanda di resistere meglio agli shock economici e di adattarsi al cambiamento climatico. Questa collaborazione unica tra partner internazionali e il governo ruandese dimostra quanto siano importanti le partnership per affrontare le sfide globali più urgenti. L’iniziativa crea un precedente per altre nazioni e istituzioni finanziarie, che saranno incentivate a sperimentare meccanismi di finanziamento innovativi e a unire le forze per creare un mondo sostenibile e resiliente al cambiamento climatico.

Inoltre, si aggiunge al solido sostegno finanziario e tecnico attualmente fornito dalla Banca mondiale (IDA) volto a sostenere gli sforzi del Ruanda per migliorare la sua resilienza climatica e mettere in sicurezza il suo patrimonio naturale (soprattutto in comunità vulnerabili), agevolare gli investimenti privati e promuovere la finanza e il commercio verdi, oltre ai contributi finanziari dei governi di Svezia, Danimarca, Regno Unito e Germania a favore degli obiettivi NDC del Paese.

 

Quotes

“Il patto che abbiamo annunciato oggi rappresenta un cambiamento radicale nell’erogazione di finanziamenti per il clima ed è un voto di fiducia alla strategia di azione climatica di lungo termine del Ruanda. È una tappa importante verso il raggiungimento dei nostri contributi determinati a livello nazionale (NDC), per un valore stimato di 11 miliardi di dollari entro il 2030. Ringraziamo tutti i partner che hanno aderito a questa iniziativa, con cui collaboreremo per trasformarla in realtà”, ha dichiarato Uzziel Ndagijimana, Ministro delle finanze e della pianificazione economica del Ruanda.

“L'annuncio di oggi conferma l’impegno del Ruanda verso la sostenibilità, che è stato ampiamente riconosciuto e accolto con favore sulla scena mondiale. Inoltre, dimostra che l’RST può collaborare con partner internazionali per amplificare l’impatto dei finanziamenti per il clima, e potrebbe rappresentare un modello per accelerare gli investimenti in un futuro più verde e florido a livello mondiale”, ha dichiarato Kristalina Georgieva, Direttrice generale del Fondo monetario internazionale.

“La stretta collaborazione tra il governo ruandese, il FMI, i partner finanziari internazionali e la BEI sfrutta le potenzialità dei diritti speciali di prelievo per promuovere l’azione per il clima. L’utilizzo strategico dei DSP amplificherà in modo significativo l’impatto degli investimenti nell’azione per il clima del Paese, creando i presupposti per un futuro più verde e florido. Questa iniziativa dimostra il forte impegno della BEI nella lotta al cambiamento climatico e nel sostegno allo sviluppo sostenibile in Ruanda, e non solo”, ha affermato Werner Hoyer, Presidente della Banca europea per gli investimenti.

“Con il suo approccio innovativo, questa partnership ottimizzerà le limitate finanze pubbliche, convogliando i capitali privati verso progetti legati al clima. L’IFC collaborerà con il governo ruandese per sviluppare una pipeline di investimenti volti a creare un’economia resiliente e a basse emissioni di carbonio tra le comunità più vulnerabili, puntando in particolare sulle città sostenibili e sull’agricoltura climaticamente intelligente", ha spiegato Makhtar Diop, Direttore generale dell’IFC.

“In pochissimi anni, l’AFD e gli operatori dell’ecosistema finanziario ruandese hanno avviato una solida collaborazione in materia di finanziamenti per il clima, nell’ottica del Paese di allineare i flussi di investimenti pubblici e privati con l’ambiziosa strategia di lotta al cambiamento climatico”, ha dichiarato Remy Rioux, Direttore generale dell’Agence Française de Développement.

 

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