Roma, 26 marzo 2015
Ammontano a oltre 15 miliardi di euro i mutui che Regioni, Province e Città metropolitane potranno rinegoziare con la Cassa depositi e prestiti.
Grazie all’operazione potranno essere liberate in tre anni risorse fino a 1,6 miliardi da destinare alla realizzazione di nuovi investimenti o alla riduzione del debito.
Il Consiglio di amministrazione di CDP, riunitosi oggi sotto la presidenza di Franco Bassanini, ha infatti deliberato l’avvio del programma di rinegoziazione dei mutui 2015. Il programma si aggiunge a una serie di iniziative che Cassa depositi e prestiti ha messo in campo a supporto degli Enti pubblici, ai quali ha continuato ad assicurare - anche negli anni di crisi finanziaria - il proprio sostegno finanziario attraverso tassi di interesse in linea con i rendimenti dei titoli di Stato.
E' allo studio un programma dedicato anche ai Comuni, con il quale gli Enti potranno rinegoziare i mutui ottenendo, grazie alle attuali condizioni di mercato, una riduzione del tasso di interesse.
In particolare, il programma deliberato oggi è così strutturato:
Regioni
L’operazione di rinegoziazione riguarda i prestiti ordinari - interamente erogati e con scadenza di ammortamento pari o successiva al 31 dicembre 2018 - con importo residuo di almeno 20 milioni di euro: si tratta di un portafoglio di prestiti d’importo pari a circa 11 miliardi di euro.
Il programma consente, alle attuali condizioni di mercato, una riduzione del tasso di interesse medio con un beneficio fino a 1 miliardo di euro nel triennio 2015-18.
Grazie al programma, le Regioni possono richiedere:
- la variazione della durata di ammortamento;
- il pagamento delle sole quote interessi per le annualità 2015 e 2016;
- la trasformazione in tasso fisso dei mutui a tasso variabile.
Province e Città metropolitane
L’operazione di rinegoziazione – che riguarda i prestiti ordinari e flessibili, a tasso fisso o variabile, concessi da CDP – permette di ridurre, alle attuali condizioni di mercato, il tasso di interesse medio applicato ai prestiti oggetto dell’operazione, pari a circa 4,6 miliardi di euro. Il programma di rinegoziazione consente a Province e Città metropolitane un beneficio fino a 600 milioni di euro nel triennio 2015-18.
Gli Enti possono avvalersi della possibilità di non corrispondere le rate dei prestiti per capitale e interessi relative all’anno 2015 e di modificare il periodo di rimborso del capitale.