Cda del 2 marzo 2011: approvato il Piano industriale 2011-2013. Oltre 40 miliardi di nuove risorse per Enti pubblici, infrastrutture e imprese
Comunicato stampa

Cda del 2 marzo 2011: approvato il Piano industriale 2011-2013. Oltre 40 miliardi di nuove risorse per Enti pubblici, infrastrutture e imprese

Roma, 2 marzo 2011

Cassa depositi e prestiti Spa (CDP) comunica che si è tenuto oggi, sotto la presidenza di Franco Bassanini, il Consiglio di Amministrazione della società. Il Cda ha analizzato e approvato il Piano industriale di CDP 2011-2013. Esso punta ad un consolidamento del ruolo di CDP quale operatore di riferimento nella finanza a lungo termine. Un obiettivo per raggiungere il quale la Cassa depositi e prestiti dovrà rispondere alle sfide poste dall’evoluzione del mercato nel prossimo triennio, in particolare quelle relative alla riduzione a livello globale della disponibilità di risorse rispetto al crescente fabbisogno di investimenti e ad un possibile aumento del costo del capitale.

I risultati economico-finanziari attesi con la realizzazione del Piano 2011-2013 saranno caratterizzati da una crescita degli impieghi e della raccolta postale, dal mantenimento di livelli elevati di efficienza operativa e da un significativo incremento del patrimonio disponibile.

La Cassa intende perseguire questi obiettivi:

  • Continuare a fornire un contributo determinante al finanziamento degli investimenti degli Enti territoriali, confermando la propria leadership in questo settore;
  • Assumere il ruolo di catalizzatore dello sviluppo delle infrastrutture del Paese, realizzate in project financing e in PPP;
  • Svolgere un ruolo centrale nella attività di sostegno delle imprese;
  • Garantire la stabilità della raccolta postale e consolidare la raccolta di mercato.

 

Nuove risorse per oltre 40 miliardi di euro.
Nel prossimo triennio CDP immetterà nel sistema nuove risorse per oltre 40 miliardi di euro, rispetto ai 33 miliardi del triennio precedente (+29%).

Per quanto riguarda il settore pubblico, caratterizzato dai vincoli alla capacità di indebitamento degli Enti territoriali imposti dalle condizioni della finanza pubblica e dal Patto di stabilità interno, CDP manterrà e marginalmente incrementerà l’attuale rilevante quota di mercato, concedendo nuovi prestiti per 18 miliardi di euro (20 miliardi nel triennio precedente).
Al contempo, con quasi 24 miliardi di finanziamenti e oltre 1 miliardo di investimenti in equity, CDP si confermerà come uno dei principali operatori nel finanziamento delle infrastrutture e come uno dei soggetti cardine negli interventi a sostegno del sistema produttivo.
In particolare, le nuove risorse CDP per il finanziamento delle infrastrutture saranno pari a 11 miliardi di euro, contro i 6 miliardi del triennio precedente e raddoppieranno i volumi di nuovi impieghi a sostegno delle imprese, raggiungendo i 14 miliardi di euro. L’utilizzo di risorse private, quali il risparmio postale e la raccolta di mercato, farà sì che questa attività a supporto della crescita del Paese avvenga senza incidere sull’indebitamento della Pubblica amministrazione.

Raccolta. Obiettivo prioritario del Piano è garantire la stabilità della raccolta postale e consolidare l’attività di funding sul mercato. La raccolta netta postale per CDP sarà pari a circa 36 miliardi. Verranno introdotti nuovi prodotti che incentiveranno l’accumulazione del risparmio con un orizzonte temporale di lungo periodo.

Fattori abilitanti. Fattori cruciali per il raggiungimento degli obiettivi prioritari del Piano industriale 2011-2013 saranno: il presidio dei rischi e dell’uso del capitale; una trasformazione profonda del modello operativo, attraverso il raddoppio degli investimenti tecnologici rispetto al triennio precedente (oltre 20 milioni di euro), un rafforzamento dell’organico attraverso l’introduzione di nuove risorse qualificate e un aumento delle competenze già presenti. Allo stesso tempo sarà mantenuto un elevato livello di efficienza operativa, con un rapporto tra costi e ricavi inferiore al 5 per cento.

Iniziative allo studio. Sono allo studio nuove iniziative a supporto degli Enti territoriali, delle infrastrutture e delle imprese, i cui effetti non sono inclusi nel Piano 2011-2013 e che quindi potrebbero determinare un ulteriore aumento delle risorse messe in campo da CDP nel triennio. Tra queste, la creazione di nuovi strumenti per la valorizzazione del patrimonio degli Enti, il supporto delle attività di imprese italiane all’estero, la partecipazione a progetti europei a sostegno della ricerca e della tutela dell’ambiente, nuovi investimenti equity in infrastrutture "greenfield".

Risultati patrimoniali ed economici. Il triennio 2011-2013 si chiuderà con risultati in crescita. Lo stock di impieghi a clientela aumenterà a 108 miliardi di euro, rispetto ai 92 miliardi stimati a fine 2010. La raccolta postale si attesterà a 256 miliardi di euro, dai 207 miliardi stimati a fine 2010; anche la raccolta di mercato sarà consolidata, raggiungendo la soglia di 12 miliardi.
Grazie alla messa in opera del Piano, l’utile netto aumenterà a circa 2 miliardi annui a fine periodo e si rafforzerà la patrimonializzazione di CDP: il patrimonio netto si attesterà a 18 miliardi, con un ritorno sul capitale disponibile attorno al 10%, in linea con i valori attuali.

  

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