25 novembre: Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre: Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

La facciata di CDP si tinge di rosso in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, per ricordare che ogni ora nel mondo cinque donne vengono uccise per mano di un familiare e una su tre subisce un atto di violenza almeno una volta nella vita. Se guardiamo all’Italia, dall’inizio del 2023 sono già oltre 100 le vittime di femminicidio.

La violenza contro donne e ragazze rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffusa e troppo spesso non denunciata; può manifestarsi in vari modi, come violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica.

Per porre l’attenzione su questo fenomeno in preoccupante e continua crescita, il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite in memoria delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, uccise su ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo nel 1960.
 

Il percorso del Gruppo CDP per la diversità, equità e inclusione

La violenza di genere si previene in primo luogo con la promozione di una cultura del rispetto e delle pari opportunità.

Il Gruppo CDP intende farsi portatore di questo cambiamento e per questo ha avviato un percorso per mettere al centro le persone e i loro diritti, con una serie di misure volte alla creazione di un ambiente di lavoro rispettoso, equo e inclusivo.

Un percorso iniziato con l’approvazione della prima Policy Diversità, Equità e Inclusione (DEI), recentemente aggiornata rafforzando le misure di presidio delle violazioni e l’uso di un linguaggio inclusivo.

È stato creato lo Sportello DEI, una piattaforma digitale a disposizione di colleghe e colleghi, uno spazio “sicuro” per aprire il dialogo, far ascoltare la propria voce e insieme fare prevenzione e cultura.

Nell’ultimo contratto integrativo è stato inoltre previsto un congedo per le vittime di violenza che possono richiedere un periodo di aspettativa retribuito fino a 12 mesi.   

In favore dell’uguaglianza di genere, CDP si è impegnata per la riduzione del divario retributivo e ha avviato le pratiche per ottenere la Certificazione per la parità di genere, introdotta nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rilasciata a organizzazioni che raggiungono specifici obiettivi di inclusione. 

Molte anche le iniziative di formazione e confronto fra cui eventi interni di sensibilizzazione, corsi su comportamenti e linguaggio inclusivi e la prima call for ideas per far emergere nuove proposte in ambito DEI, tutte volte alla diffusione di una cultura basata sul rispetto.

Un’azione portata avanti in sinergia con Fondazione CDP e Associazione Donne Gruppo CDP.

La Fondazione CDP è partner dal 2022 insieme ad ActionAid Italia Onlus del Programma SWEET (Supporting Women in Emergency with Environments of Trust) che ad oggi ha già sostenuto circa 400 donne e bambini in fuga dalle zone di guerra in Ucraina, offrendo un percorso di reinserimento socio-lavorativo attraverso sportelli di ascolto e orientamento in Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Lombardia. Il successo del Programma ha portato allo sviluppo di nuove azioni che nel 2023 coinvolgeranno ulteriori donne e migranti nel sud Italia.

Anche l’Associazione Donne ha promosso diverse iniziative in prossimità di questa ricorrenza. Tra queste: corsi di difesa personale, un evento con esperte per mettere a confronto storie e testimonianze per prevenire, riconoscere e affrontare la violenza di genere e attività di volontariato in favore dell’Associazione Salvamamme, che sostiene madri e famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico.
 

Misure antiviolenza e stalking

Ricordiamo che è sempre attivo 24h su 24 il numero gratuito antiviolenza e stalking 1522 e che esiste una rete di centri antiviolenza su tutto il territorio nazionale pensati per essere un rifugio sicuro e solidale per aiutare le vittime ma anche i minori a loro legati nel ricostruire le proprie vite. È infine importante conoscere il signal for help: il pollice piegato e le altre dita alzate - come fosse un quattro – che si chiudono a pugno e si riaprono, ideato come strumento per combattere l’aumento dei casi di violenza domestica che si è verificato in tutto il mondo durante il lockdown imposto dalla pandemia.
 

Fonte dati: Nazioni Unite e Ministero dell’Interno

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