Industria del mobile e Covid-19: contesto e scenario | CDP

Legno-arredo e Covid-19

Il mercato globale dell’arredamento è stato protagonista negli ultimi anni di una dinamica fortemente positiva. L’Italia è esponente di punta del mercato comunitario, primo paese con un valore della produzione superiore ai 23 miliardi di euro per il solo comparto dell’arredamento.

Quali sono gli impatti del Covid-19 su questa filiera? E quali sono le strategie che le aziende potranno adottare per reagire all’emergenza?

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  • La filiera del legno-arredo è ampia e articolata, comprende tutte le attività che permettono il passaggio dalla materia prima, il legno appunto, al prodotto finito, nelle sue diverse forme, da quelle più semplici fino ai prodotti di design.
  • Il mercato globale dell’arredamento ha raggiunto un valore di oltre 730 miliardi di dollari nel 2019 ed è stato protagonista negli ultimi anni di una dinamica fortemente positiva.
  • L’industria del mobile europea rappresenta oltre un quarto della produzione globale ed è leader mondiale per il segmento di fascia alta. Quasi due prodotti di arredamento d’alta gamma su tre venduti nel mondo sono fabbricati in Europa.
  • L’Italia è esponente di punta del mercato comunitario, primo paese con un valore della produzione superiore ai 23 miliardi di euro per il solo comparto dell’arredamento.
  • La filiera italiana del legno e arredo si contraddistingue per la vocazione all’export, soprattutto extra UE (46%) e la sostenibilità. La produzione di mobili italiana è prima in Europa per economia del riciclo e ultima per emissioni climalteranti.
  • A causa della pandemia si prevede che il mercato mondiale del legno-arredo subisca una contrazione del 3,6% nell’anno in corso, arrivando a un valore totale inferiore ai 700 miliardi di dollari.
  • Per l’Italia, si stima una perdita di fatturato dell’intero sistema legno-arredo del 20%, pari cioè a circa 8 miliardi di euro.
  • Per reagire alla crisi le imprese italiane dovranno rivedere le proprie strategie, puntando al consolidamento e all’apertura al mercato dei capitali, superando così le loro debolezze strutturali.
  • I mobili del futuro dovranno essere eco-friendly, tailor made e multifunzionali. Le aziende in grado di produrli e commercializzarli dovranno caratterizzarsi per creatività e studio dei materiali, attenzione alla sostenibilità, digitalizzazione dei processi produttivi e commerciali e investimenti in formazione e capitale umano.
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